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Umberto Galimberti

Desiderio d'amore

Umberto Galimberti - Desiderio d'amore Desiderare 2024 - XIX ed. | Orzinuovi (BS)

Quando dico "ti amo", chi parla davvero? Il desiderio, l’idealizzazione, la dipendenza? L’amore, fragile ed equivoco, vive di mistero e pericolo, ma teme il tempo e la routine. Nasce dall’incantesimo della fantasia, ma il disincanto lo trasforma. Freud ci sfida: quanta felicità sacrifichiamo per la sicurezza?

Quando dico “ti amo” che cosa sto dicendo di preciso? E soprattutto, chi parla? Il mio desiderio, la mia idealizzazione, la mia dipendenza, il mio eccesso, la mia follia? Non c’è parola più equivoca di “amore” e più intrecciata a tutte quelle altre parole che, per la logica, sono la sua negazione. Tutti, chi più chi meno, abbiamo fatto esperienza che l’amore si nutre di novità, mistero e pericolo e ha come suoi nemici il tempo, la quotidianità e la familiarità. Nasce dall’idealizzazione della persona amata di cui ci innamoriamo per un incantesimo della fantasia, ma poi il tempo, che gioca a favore della realtà, produce il disincanto e tramuta l’amore in un affetto privo di passione o nell’amarezza della disillusione. Qui Freud ci pone una domanda: “Quanta felicità barattiamo in cambio della sicurezza?”

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UMBERTO GALIMBERTI

Umberto Galimberti è un filosofo, psicoanalista e docente universitario italiano. Ha insegnato Filosofia della storia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia ed è uno tra i più importanti filosofi e psicoanalisti di formazione junghiana italiani. Si laurea in filosofia dell’Università Cattolica di Milano, presentato da Emanuele Severino con una tesi dal titolo La logica filosofica di Karl Jaspers. Tutt’oggi scrive per «La Repubblica» con editoriali su temi d’attualità e con approfondimenti di carattere culturale, oltre che l’inserto settimanale della rubrica epistolare di «D. La Repubblica delle Donne»

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