DESIDERARE
FILOSOFI LUNGO L’OGLIO
In 21 comuni italiani
DESIDERARE
FILOSOFI LUNGO L’OGLIO
In 21 comuni italiani
DESIDERARE
FILOSOFI LUNGO L’OGLIO
In 21 comuni italiani
Passeggiate Filosofiche
Natura e filosofia: Maieutica delle cose. Passeggiate filosofiche
Un’iniziativa – inaugurata nel corso della XVIII edizione – prende il nome di La Maieutica delle cose. Passeggiate filosofiche. Un progetto attraverso il quale si intende promuovere il sentimento di riappropriazione della propria sensorialità, il valore “sacrale” dei luoghi e delle cose
Di qui il prendere forma di un progetto che si configura come una sorta di “trekking” del pensiero, un viaggio all’insegna di una vera e propria maieutica delle cose – come se fossero loro a parlarci mettendoci in una condizione di ascolto e di religioso silenzio – incamminandoci alla scoperta del fiume Oglio attraverso percorsi che si avvalgono del contributo di esperti del territorio – storici, botanici e guide del posto – di filosofi e di poeti. Ma per accostarsi a questa esperienza tra natura, cultura, cura del creato, cura di sé e cura degli altri occorre conoscere le regole del gioco. Come? Applicando i semplici dettami della pratica del camminare: partecipare, condividere, accettare, apprezzare, incontrare, rallentare, fare silenzio.
Con questa iniziativa Filosofi lungo l’Oglio intende manifestare il crescente interesse ecologico, ambientale e culturale verso il fiume Oglio, realizzando un progetto concreto e di ampio respiro che parli a tutte le comunità e, soprattutto, all’esistenza di ognuno di noi. Del resto, che cos’è un fiume se non metafora della vita? Come la vita nasce da un piccolo e fragile seme per farsi uomo, così un fiume da piccolo rigagnolo si fa mare.
Abbiamo bisogno di contadini, di poeti, di gente che sa fare il pane, che ama gli alberi e riconosce il vento. Più che l’anno della crescita, ci vorrebbe l’anno dell’attenzione. Attenzione a chi cade, al sole che nasce lampione, a un muro scrostato. Oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, rallentare più che accelerare, significa dare valore al silenzio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza.
Franco Arminio