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Massimo Cacciari

Limite e trasgressione


«Siamo animali della soglia. Ogni soglia è una domanda a cui cerchiamo costantemente di rispondere, plasmando nuove forme, nuove leggi, nuovi nomi, in una ricostruzione continua di noi stessi».


Massimo Cacciari, eminente filosofo contemporaneo, esplora il concetto di "limen" e "limes" come soglia e confine. Attraversiamo costantemente soglie che ci spingono verso l'ignoto, alimentando inquietudine e attrazione. La domanda "chi sono?" diventa cruciale, poiché oltrepassare la soglia implica conoscere se stessi e affrontare il rischio di scoperte spaventose, come nell'esempio di Edipo. Evitare questa domanda è possibile?

Limen e limes significano strada, confine ma anche soglia. Tutti noi ci troviamo di fronte alla soglia, sempre sospinti ad oltrepassarla. Siamo soglie attraversate da soglie quotidiane: come una porta o un ponte. Siamo attratti da questo oltrepassamento nonostante ci faccia paura, perché sconfinare significa andare incontro al nuovo, all'altro-da-me, allo sconosciuto. Questo carica la soglia di inquietudine e d'insicurezza che, tuttavia, ci attrae. Sulla soglia siamo dibattuti e combattuti, è lì che la domanda "chi sono?" diventa urgente, poiché la grande soglia non è nient'altro che il celebre motto delfico: "Conosci te stesso". Occorre, dunque, che quella soglia venga oltrepassata cercando di vedere oltre chi si è e correndo il pericolo che da quella soglia entri in gioco un "chi" che ci possa anche spaventare. Il grande esempio classico è l'Edipo: viveva una vita felice, ma postosi la domanda "Chi sono?" proprio in quel momento accade la tragedia. Possiamo, quindi, per la nostra vita ad evitare la domanda? Trasgredire da quello che credevamo di essere?

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