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Umberto Curi

Il coraggio di pensare


«Le pagine Kantiane suonano ancora oggi a tutti noi come un monito a non lasciare che siano altri a pensare con la nostra testa e a pretendere di essere noi cittadini consapevoli e responsabili».


Umberto Curi, professore emerito di Storia della filosofia, analizza il saggio del 1784 di Immanuel Kant sul superamento della minorità, da cui si trae il famoso motto: "Sapere aude".

In un breve saggio pubblicato nel 1784, Immanuel Kant, il maggior filosofo dell'età moderna, definisce le condizioni che rendono possibile l'uscita dalla minorità. Si tratta di reagire alla pigrizia e alla viltà, recuperando una piena autonomia intellettuale, scegliendo dunque di pensare con la propria testa, senza delegare ad altri questa importante responsabilità. La parola d'ordine diventa quella condensata in uno slogan latino: "Sapere aude" - abbi il coraggio di servirti delle tue capacità intellettuali. Si tratta di un monito che diventa tanto più importante nell'età contemporanea, di fronte ai tanti tentativi di soffocare la libera espressione del proprio pensiero.

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