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Donatella Di Cesare

Il coraggio della pace


Donatella Di Cesare, filosofa e professoressa alla "La Sapienza" di Roma, analizza il concetto di pace, spesso frainteso e abusato. Esplora il coraggio necessario per intraprendere la via della mediazione e del dialogo, contrastando la facile immediatezza della violenza. In un mondo in terza guerra mondiale, osare la pace diventa una sfida etica e politica di grande portata.
«La pace rappresenta la cessazione dell'immediatezza della violenza, è la pausa di fronte al volto dell'altro, l'arresto della riflessione, del Pensiero e, soprattutto, dell'etica».

La parola “pace”, sempre più fraintesa e abusata, viene messa in relazione all’accomodamento, al quieto vivere e, con sguardo ancora più cinico, alla disfatta e alla resa. Il coraggio servirebbe solo per fronteggiare il nemico, sostenerne l’impatto, ricacciarlo indietro. Forse però, a ben guardare, le cose stanno diversamente: è più facile lasciarsi andare all’immediatezza della violenza. E avallare una politica che impone le armi per risolvere i problemi, che reclama la morte per superare i conflitti. Fermarsi, trattenersi, mediare – foss’anche con il peggiore nemico – richiede tutt’altro coraggio, ben più elevato eticamente per le responsabilità che assume verso gli altri, ben superiore politicamente per gli effetti che produce e le prospettive che apre. Osare la pace è la sfida nel mondo entrato nella terza guerra mondiale.

DONATELLA DI CESARE

Donatella Di Cesare e’ professoressa ordinaria di Filosofia teoretica presso l’Università di Roma “La Sapienza”. È tra le voci filosofiche più presenti nel dibattito pubblico sia accademico, sia mediatico. Collabora con numerosi quotidiani e riviste sia italiani che internazionali. Si è occupata di temi relativi al linguaggio e all’ermeneutica, con particolare riferimento alla filosofia ebraica e all’esperienza della Shoah. Gli interrogativi etici e politici sulla violenza nell’età della globalizzazione l’hanno spinta a studiare il fenomeno della tortura e quello del terrore, indagando anche le figure dello straniero, del migrante e la questione della cittadinanza.

I suoi libri e i suoi saggi sono stati tradotti in inglese, francese, tedesco, spagnolo, danese, croato, polacco, norvegese, cinese, tra i più recenti segnaliamo: Tortura, Bollati Boringhieri, Torino 2016; Heidegger e gli ebrei: I «Quaderni neri», Bollati Boringhieri 2016; Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione, Bollati Boringhieri, Torino 2017, vincitore del Premio Pozzale per la saggistica nel 2018 e nello stesso anno del Premio Sila ’49 nella sezione economia e società, oltre a esser finalista al Premio Napoli 2018, sezione Saggistica; Terrore e modernità, Einaudi, Torino 2017; Marrani. L’altro dell’altro, Einaudi, Torino 2018; Sulla vocazione politica della filosofia, Bollati Boringhieri, Torino 2018; Virus sovrano. L’asfissia capitalistica, Bollati Boringhieri, Torino 2020; Il complotto al potere, Einaudi 2021; Utopia del comprendere. Da Babele ad Auschwitz, Bollati Boringhieri 2021; Il tempo della rivolta, Bollati Boringhieri, Torino 2020; Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo, nuova ediz., Bollati Boringhieri 2022.

DONATELLA DI CESARE

Donatella Di Cesare è una filosofa, editorialista e saggista italiana; professoressa ordinaria di Filosofia Teoretica all'Università "La Sapienza" di Roma. Tiene lezioni e conferenze in molte università europee e americane. I suoi libri sono tradotti in 8 lingue. È tra le voci filosofiche più presenti nel dibattito pubblico sia accademico, sia mediatico.

FLO chiude col record di 45000 presenze in due mesi.

Record di presenze (45.000) e migliaia di nuovi iscritti al Festival Filosofi lungo l’Oglio..Il pubblico rende omaggio con la sua partecipazione alla maggiore età della manifestazione. L’ultimo appuntamento premia la migliore opera ispirata all’osare. Annunciata la parola chiave dell’edizione 2024: “desiderare”

Le Video lezioni

Sul nostro canale youtube puoi trovare tutte le video lezioni del nostro Festival di Filosofia.