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Visualizza articoli per tag: Desiderare

Buona la prima per la tappa lenese del tour filosofico estivo «Filosofi lungo l'Oglio» l'associazione culturale che prende il nome dal fortunato omonimo festival, che è in giro per le province di Brescia, Bergamo e Cremona a partire dall'anno 2006.

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Umberto Galimberti torna a Orzinuovi, stavolta in piazza Vittorio Emanuele per parlare del «Desiderare». Grazie alla rassegna dei Filosofi lungo l'Oglio la città potrà assistere alla lezione magistrale di uno dei personaggi più autorevoli e allo stesso tempo «comprensibili» del mondo filosofico contemporaneo. Perché questo è Galimberti, un pensatore eccelso che, spesso a differenza di altri colleghi, possiede una dialettica ed tm carisma tale da arrivare a chi lo ascolta dritto come una spada. A sollevare quesiti, a mettere in dubbio certezze con la forza del ragionamento puntando al superamento dei limiti.

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Ma una cosa so di certo: nella mia vita futura sarò un magnifico zero,rotondo come una palla». La dichiarazione di Jacob von Gunten,il protagonista dell'omonimo romanzo di Robert Walser, sembra intonarsi a una tendenza in atto nel mondo di oggi: del desiderio diffuso di diventare «uno zero», di «prendere una vacanza da sé stessi» e disertare ogniforma di legame sociale ha parlato l'altra sera a Iseo l'antropologo David Le Breton, ospite per la prima volta delfestival Filosofi lungo l'Oglio diretto da Francesca Nodari.

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Per Salvatore Natoli anche la guerra «non è altro che questa lotta di desideri, scontro di onnipotenza»

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Martedì, 09 Luglio 2024 16:28

Le Breton e la scomparsa del desiderio

In piazza Garibaldi a Iseo stasera la lectio tenuta dallo studioso francese che si interrogherà sui dubbi dell'esistenza.

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Mercoledì, 03 Luglio 2024 04:10

La teologa Guanzini sul desiderio di luce

Filosofi lungo l'Oglio, la maratona del pensiero che ha la direzione scientifica di Francesca Nodari, continua con nuovi ospiti e punti di vista plurivoci sul tema scelto per questa XIX edizione: desiderare.

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Mercoledì, 03 Luglio 2024 03:02

Il desiderio, una stella che ci manca

Le parole «saggezza» e «desiderio» sembrano avere significati, se non proprio contrapposti, perlomeno distanti tra loro: la prima evoca normalmente un atteggiamento improntato alla moderazione, alla prudenza, al dominio di sé; il secondo termine sembra invece riferirsi a un impulso, a una volontà di appropriarsi di qualcosa, andando al di là di ciò che attualmente si ha o si è.

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Per restare in buona salute servono nove baci al giorno. Il bacio fa bene al sistema immunitario, perché arricchisce il nostro microbiota. Lo spiegano Marino Niola ed Elisabetta Moro nel libro «Baciarsi» (Einaudi, 128 pp., 12 euro). Ma c'è anche il rischio opposto: nel 2020 il Covid-19 ha spinto i governi a mettere il bacio «in quarantena». Stasera alle 21, Niola e Moro - entrambi docenti di Antropologia all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli - saranno ospiti di Filosofi lungo l'Oglio a Leno, a Villa Badia (viale Buonarroti 43/b) per raccontare forme, rappresentazioni e significati simbolici che il bacio può assumere in diversi contesti sociali.

Professor Niola, il bacio è un gesto universale?

Può essere considerato universale, perché nasce in realtà da un gesto etologico, cioè dall'abitudine di certe specie animali di premasticare il cibo per imboccare i cuccioli. Col tempo, da gesto di nutrizione diventa simbolo di cura, amore, protezione. Si può definirlo un comportamento universale che poi cambia significati e forma a seconda delle culture.

Ad esempio?

Ci sono società dove il bacio è un gesto talmente intimo da essere vietato in pubblico. In altre realtà, come in Cina, nell'India antica o tra gli eschimesi, al contatto delle labbra si sostituisce lo strofinamento reciproco dei nasi. Ma siamo sempre lì, a un centimetro di distanza dalle labbra. Il gesto è stato poi ulteriormente universalizzato dall'industria dello spettacolo, soprattutto dal cinema che ha viralizzato il bacio occidentale diffondendolo anche in altre culture.

Il bacio più celebre rimane quello tra Paolo e Francesca nell'Inferno dantesco...

È il bacio più famoso della letteratura. Nel nostro libro proponiamo esempi dalla letteratura, dal cinema, dalla pittura, perché il bacio è uno dei gesti più raffigurati, simbolo dell'amore. Ma ci sono vari tipi di bacio: può essere anche simbolo di sottomissione o perfino di tradimento, come il bacio di Giuda.

Non è quindi solamente legato al desiderio?

È legato alla comune appartenenza. I primi cristiani si baciavano sulle labbra per significare che erano fratelli in Cristo. Era il «bacio della pace», che nella liturgia contemp orane a ha lasciato il posto al «segno di pace».

E il bacio di scambio? C'è un uso politico del bacio?

Sì. Nell'Inghilterra del '700 c'era un fenomeno molto diffuso: le nobildonne baciavano i popolani in cambio di voti per il marito o per un candidato politico che loro appoggiavano. La duchessa Georgiana Spencer, antenata di Lady Diana, baciava lavoratori e contadini in cambio di voti per un amico, candidato di un partito progressista. Immagini cos'era per un popolano di allora avvicinare e baciare sulle labbra una donna bella, profumata, aristocratica... I voti arrivavano.

E il bacio del futuro?

Il virtuale spalanca orizzonti nuovi, per certi versi ludici, per altri inquietanti. Come i sensori che trasmettono impulsi anche sulla lingua, restituendo in modo veritiero l'esperienza del bacio: potrei comprare un software che mi permette di provare la sensazione di baciare Jennifer Lawrence o Brad Pitt... O una persona potrebbe voler baciare il padre che non c'è più, ma che ha impresso l'orma delle sue labbra su un device. Così baciarsi diventa una forma di condivisione tra i corpi e l'algoritmo.

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Venerdì, 05 Luglio 2024 17:12

Filosofi lungo l'Oglio anima Villa Montini

«In un mondo di conflitti, sofferenza e indifferenza, è necessario investire in iniziative che risveglino le menti», non ha dubbi Francesca Nodari, direttrice scientifica e presidente della Fondazione Filosofi lungo l'Oglio.

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Una settimana densa di incontri per il festival Filosofi lungo l'Oglio, sul tema del «Desiderare», parola chiave dellaXIX edizione, fedele al suo spirito itinerante. Questa sera a Sarnico è prevista l'attesa lectio magistralis di una delle maggiori filosofe del nostro tempo, Danielle Cohen-Levinas.

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Le Video lezioni

Sul nostro canale youtube puoi trovare tutte le video lezioni del nostro Festival di Filosofia.