«Scomparsa del desiderio» è il titolo della lectio che stasera a Iseo, nell'ambito della diciannovesima edizione del festival «Filosofi lungo l'Oglio» (ingresso libero) vedrà protagonista David Le Breton, trai maggiori antropologi del nostro tempo, già professore di Sociologia e Antropologia e membro dell'unità Dynamiques Européennes all'Università di Strasburgo, nonché membro dell'Institut Universitaire de France. Classe 1953, in oltre trenta libri, curatele e saggi in collettanei e riviste scientifiche, le ricerche dello studioso si sono focalizzate sull'uso e le valenze culturali del corpo e sul significato sociale della fatica e del dolore: «Il sentimento di sé è a volte difficile da portare - anticipa lo stesso Le Breton a proposito dell'intervento odierno - L'identità si impone come una tirannia con le responsabilità personali, sociali, familiari o professionali ad essa legate. Le nostre esistenze a volte ci pesano.
Anche per un tempo, vorremmo prendere congedo dalle necessità che sono loro legate. Concedersi in qualche modo una vacanza di sé per riprendere fiato, riposare. Alcuni si fanno così una sorta di sciopero dell'esistenza, si trovano sul ciglio della strada come spettatori indifferenti, rifiutando di seguire gli altri». Appuntamento alle 21 in piazza Garibaldi, in caso di maltempo alla Pieve di Sant'Andrea.