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Haim Baharier

Il giusto è il pesce che abita l’asciutto


«Come legittimare il "Dire io" senza che esso divenga una forma di vanità? Capendo che la legittimazione non può che venire fuori da noi. La legittimazione dell'io è la gratitudine . Occorre allora divenir capaci di dire "ti sono grato" della vita e dell'io che l'altro ci dona. La gratitudine è l'etica più originale e completa: é il sapere dire grazie. Essa è l'unico valore nel quale il Creatore non può sostituirci».


Haim Baharier - matematico e psicoanalista, è tra i principali studiosi di ermeneutica biblica e di pensiero ebraico - ci parla dei "giusti" il cui “Io” non è rapportato esclusivamente alla propria persona, ma si diffonde, sviluppando una capacità unitaria e unificante.

I pesci formano un tutt’uno con il loro ambiente acquatico e secondo la Qabbala, alcuni di questi pesci sono anche tra noi. Si tratta dei giusti il cui “Io” non è rapportato esclusivamente alla propria persona, ma si diffonde, sviluppando una capacità unitaria e unificante.

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