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L'ambivalenza dell'amore tra «cupiditas» e «desiderium»
Ci sono affetti che imprigionano e altri che liberano. Uno sopra tutti: l'amore, «un affetto che non dipende da cause esteriori e si collega a una dimensione di gratuità perché, nel suo significato più radicale, l'amore non vuole possedere l'amato». Massimo Cacciari si è tenuto ben ancorato al pensiero di un gigante della filosofia, Baruch Spinoza, nell'affascinante lezione regalata l'altra sera ai tantissimi spettatori riuniti nel parco di villa Morando a Lograto, nell'ambito di Filosofi lungo l'Oglio.
Filosofilungo l'Oglio Tre-giorni di incontri: Cacciari,Zamagni,Curi
Appuntamenti a Lograto, Dello e Caravaggio (Bg) intorno al concetto del «Desiderare». Tre-giorni da segnare sul calendario per il Festival Filosofi lungo l'Oglio. Alla stessa ora, alle 21, ma su tre palchi differenti, si parlerà del concetto di «Desiderare» (tema dell'edizione 19 della rassegna) con Massimo Cacciari, Stefano Zamagni, Umberto Curi.
Festival della filosofia Con Natoli dibattito sul «rischio di fidarsi»
Penultima settimana ricca di eventi culturali per il Festival Filosofi lungo l'Oglio, l'iniziativa ideata e diretta dalla filosofa Francesca Nodari per condividere il sapere contemporaneo con il grande pubblico.
Dopo il Covid abbiamo bisogno dell'umanesimo dell'altro uomo»
Il festival Filosofi lungo l'Oglio ha celebrato l'altra sera due maestri del pensiero, Emmanuel Levinas e Bernhard Casper. A Lograto, il pubblico ha riempito il cortile di villa Morando per ascoltare Danielle Cohen Levinas, nuora del grande filosofo francese e a sua volta filosofa e musicologa autorevole, docente all'Università Paris IV Sorbonne.
Filosofi lungo l'Oglio fa tappa a Caravaggio
Prosegue con un ritmo serrato la diciottesima edizione di Filosofi lungo l'Oglio. Il Festival entra nel vivo per la sua terza settimana con un tavolo di relatori che, in cinque Comuni delle province di Brescia e Bergamo, offriranno originali tracce di riflessione sull'«osare» nelle sue declinazioni.
Maria Rita Parsi chiude in bellezza il viaggio nel pensiero di Filosofi lungo l’Oglio
Un viaggio lungo quasi due mesi di incontri, riflessioni, scoperte con le migliori menti del pensiero contemporaneo: si chiude la XVII edizione di Filosofi lungo l'Oglio con l’imperdibile appuntamento in compagnia di Maria Rita Parsi, madrina del Festival, domenica 31 luglio, a Lograto (Brescia) presso Villa Morando (via Calini 9) alle ore 21. In caso di maltempo l’evento si terrà alla Parrocchia Ognissanti (via Fratti 19). L’incontro è come di consueto gratuito, con la possibilità di contribuire con un’offerta libera per sostenere il festival e le attività della Fondazione.
«La tavola è una macchina sociale (sovrac)carica di simboli da conservare»
L'ospite d'onore, Cesare Bocci, il dandy del commissario Montalbano, poi molto più di quel «Mimì femminaro», s'è preso il Covid nel ritorno da Israele ed ora eccolo qui, venerdì sera, in un grande schermo da giardino, come fosse il compagno di banco di ognuno.
Filosofi lungo l’Oglio: l’etica del mangiare in compagnia tra reading e show-cooking
Venerdì 15 luglio a Lograto (Brescia) l’attore Cesare Bocci accompagna l’incontro dedicato all’etica del mangiare con il filosofo Paolo Gomarasca
«Ragazzi, l'intolleranza rade al suolo noi stessi»
Proprio perché siamo di nuovo sull'orlo del baratro, la testimonianza su Auschwitz e un luogo come il Giardino dei Giusti inaugurato ieri mattina a Lograto (con un ulivo piantato al momento), «ci aiutano a capire quanto stermini di massa e genocidi siano concetti giuridici usati nei processi di Norimberga e nati dalla riflessione sulla Shoah. Strumenti che ci permettono di vedere e affrontare la guerra che "esce" dai suoi limiti militari».
L'esempio diAndrae Tatiana sopravvissute all'orrore
Fare memoria grazie alla storia incredibile di due donne straordinarie. Ieri a Lo grato si è svolta una cerimonia per inaugurare il Giardino dei Giusti in piazza Lepidi e un cippo che celebra Tatiana e Andra Bucci, nate a Fiume, le più giovani sopravvissute all'Olocausto in Italia. Deportate ad Auschwitz vengono scambiate per gemelle e tenute in vita per essere usate come cavie per gli esperimenti condotti dal dottor Josef Mengele, riuscendo però a evitare le torture dei medici nazisti. Proprio la loro presenza in tale contesto ne fa dei testimoni cruciali sul funzionamento del campo di Auschwitz e sugli pseudo-esperimenti scientifici qui compiuti.