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Filosofi lungo l'Oglio fa tappa a Caravaggio
Prosegue con un ritmo serrato la diciottesima edizione di Filosofi lungo l'Oglio. Il Festival entra nel vivo per la sua terza settimana con un tavolo di relatori che, in cinque Comuni delle province di Brescia e Bergamo, offriranno originali tracce di riflessione sull'«osare» nelle sue declinazioni.
CERCARE UN SENSO AL VALORE DEL TEMPO
In quali termini è possibile stabilire un rapporto con la realtà oggettiva del tempo, senza essere condizionati dalla propria esperienza soggettiva? Come può il tempo scandire così intimamente ogni attimo della nostra esistenza, pur restando al di fuori di essa, nella sua irriducibile «alterità trascendente»?Sono questi gli interrogativi fondamentali, dai quali prende avvio il saggio di Emmanuel Levinas, intitolato Il tempo e l'altro, recentemente riproposto dalla casa editrice Mimesis, in una nuova edizione che si avvale di una preziosa e illuminante postfazione a cura di Francesca NodariAl volume raccoglie i testi di quattro conferenze, tenute tra il 1946 e il 1947, durante il primo annodi insegnamento al Collège Philosophique di Parigi, in cui il pensatore franco-lituano anticipa i risultati filosofici che saranno al centro delle opere successive, a partire da Totalità e Infinito, e che costituiranno l'orditura concettuale di tutto il suo pensiero. L'obiettivo dichiarato in questo volume è quello dimettere in discussione l'impianto tradizionale dell'ontologia occidentale, ritenuta incapace di salvaguardare l'intima identità del soggetto, da un lato, e la necessaria apertura all'evento dell'alterità, dall'altro.
Paolo De Benedetti - La memoria di Dio
Discernere la presenza di Dio che si manifesta quasi impercettibilmente, così insegna il messaggio del libro biblico I Re 19,12. È la divina `voce di silenzio sottile' percepita, fra tanti frastuoni, dal profeta Elia.
EMMANUEL LEVINAS - CONFERENZE SULLA SOLITUDINE
Emmanuel Levinas (1906-1995) fu testimone di un pensiero che vide nell'etica la dimensione inglobante ogni ontologia. Di lui sono tradotte quattro conferenze del 1946-47 con il titolo Il tempo e l'altro (Mimesis, pagg. 164, postfazione di Francesca Nodari).
«La pandemia dà una scossa al regocentrismo esasperato»
Emmanuel Lévinas - IL TEMPO E L'ALTRO
Da poco ripubblicato da Mimesis in una nuova edizione, Il tempo e l'altro è un testo di Emmanuel Lévinas che raccoglie quattro conferenze, tenute tra il 1946 e il 1947 al Collège philosophique, in cui il filosofo franco-lituano getta i semi del proprio pensiero.
La ricerca dell'Altro secondo Lévinas scava l'enigma del tempo come relazioni.
Parigi 1946: Jean Wahl inaugura il Collége philosophique e tra i docenti compare un giovane filosofo ebreo di origini lituane, Emmanuel Lévinas, che aveva alle spalle saggi che tra i primi avevano fatto conoscere in Francia il pensiero di Edmund Husserl e Martin Heidegger. Sono gli annicon Sartre, Merleau-Ponty e lo stesso Wahl come storico dell'esistenzialismo, e dove ancora forte era l'impressione suscitata dei seminari di Kojève negli anni Trenta su Hegel.
Sconquassare il nulla
Dopo più trent'anni dall'edizione italiana del 1987, è uscito in nuova veste Il Tempo e l'Altro (Sesto San Giovanni, Mimesis Edizioni, 2022, pagine 164, curo 12) di Emmanuel Lévinas: accompagnata dal bel commento di Francesca Nodari, vengono con essa restituiti i presupposti, le domande e le implicazioni di un'elaborazione teorica tra le più importanti del Novecento.
IL TEMPO E L’ALTRO
Da oggi in tutte le libreria sarà possibile trovare “IL TEMPO E L’ALTRO” di Emanuel Levinas, con postfazione di Francesca Nodari, edito da Mimesis, per la collana Piccola Biblioteca.
«La provocazione di Lévinas per una società chiusa nell'egoismo»
«La condizione del tempo sta nel rapporto fra esseri umani o nella storia». Lo affermava Emmanuel Lévinas (Kaunas, 1906 Parigi, 1995), tra i più importanti ed influenti pensatori del Novecento, il quale rilevava anche che «la solitudine dell'io si caratterizza come assenza di tempo in una sorta di eterno presente».
Una riflessione serrata sul concetto di temporalità, sui temi dell'essere e sulla natura dialettico-ontologica dell'esistere, che certamente rappresenta il nucleo fondante della maturità teoretica del filosofo francese e che appare centrale nelle quattro conferenze tenute da Levinas nel 1946 - 1947, durante il primo anno della sua attività al Collège philosophique fondato da Jean Wahl.