Visualizza articoli per tag: corriere della sera
«Fare memoria» Borgonovo e Bendaud dialogo sul dialogo
La Sfida del dialogo-ebraico cristiano: questo il tema della riflessione per il «Festival Fare memoria», che questa sera (ore 18) nella Chiesa S. Giorgio, in via Gasparo da Salò a Brescia, avrà come ospiti Mons. Gianantonio Borgonovo, direttore della Veneranda Biblioteca Ambrosiana e arciprete del Duomo di Milano, e Vittorio Robiati Bendaud — giovane studioso e membro del Consiglio direttiva dell'Amicizia ebraico-cristiana di Milano «Carlo Maria Martini», che sostituirà Rav Giuseppe Laras impossibilitato a partecipare per motivi di salute. Il ciclo di lezioni , curate dall'associazione Filosofi lungo l'Oglio, si concluderà il 6 marzo nel Parco Alcide De Gasperi di Orzinuovi con l'istituzione di un nuovo Giardino dei Giusti, dopo quello inaugurato nel Parco Tarello nel 2013. (n.d.)
Smascheriamo l'antisemitismo per contrastare tutti i genocidi
Se mi avete invitato qui oggi non è per cantare l'onore e la grandezza dell'umanità, ma per piangere, purtroppo, i progressi di quella inumanità radicale, di quella bassezza che si chiama antisemitismo.
Torna il festival Fare memoria. Prove tecniche di ecumenismo
Appare e scompare, ma non muore mai, perché l'antisemitismo è un problema di realizzazione della democrazia, la cui soluzione non può che passare attraverso il rispetto degli uomini sugli uomini, attraverso la tolleranza e conoscenza reciproca, ovvero valori fondamentali senza i quali non è possibile pensare a un futuro di pace e progresso.
Filosofi lungo l'Oglio, numeri da incorniciare
Il festival Filosofi lungo l'Oglio che quest'anno aveva come parola chiave «La fiducia», chiude un'edizione dai numeri impressionanti. Gli organizzatori hanno diffuso ieri i numeri dell'evento che ha visto 19 lezioni magistrali (contro le 17 dell'anno scorso) disseminate in un arco di tempo di 46 giorni, con appuntamenti in 17 diverse località.
PDB, un marrano in cerca del senso
C'è un che di paradossale nell'arte del ritratto. Per esser tale non potrebbe prescindere — secondo le regole del genere letterario — dalle lodi del personaggio in causa. Ma cosa di più contraddittorio del tessere le lodi di Paolo De Benedetti, uno degli autori più refrattari alla pubblicità delle sue gesta, e la cui contrazione del nome nell'acronimo PDB è spia della sua rigorosa osservanza del precetto dell'understatement?
La fede di Don Chisciotte per Filosofi lungo l'Oglio
Don Chisciotte, il protagonista del capolavoro di Cervantes, è l'uomo dell'idealismo morale, il quale, senza aver mai rinunciato alla ragione, crede fermamente nella «follia» del fare il bene. L'unica, «autentica» follia per la quale valga la pena vivere. «La fede creatrice — scrive Armando Savignano nel suo libro Don Chisciotte. Illusione e realtà (Rubbettino) — è, infatti, la segreta spinta ad agire e, in definitiva, a vivere non di vuota retorica e luoghi comuni, di cui era invasa la Spagna agli inizi del secolo scorso, ma praticando quel «sacramento della parola», giacché non è autentica la chiacchiera, ma l'azione secondo il cuore e l'eterna saggezza».
La filosofia è un labirinto
I movimento della filosofia? A spirale: un allargare la prospettiva per approfondire lo sguardo sul medesimo punto, sulla cosa stessa. Una metafora hegeliana che ben s'addice al nuovo libro di Massimo Cacciari, «Labirinto filosofico» (Adelphi), dove ad essere esaminata è la domanda: che cos'è un ente? Cosa intendiamo quando parliamo di qualcosa di determinato, sia esso un oggetto fisico o un essere vivente?
Metti la cultura nelle sere d'estate: lungo l'Oglio tornano i filosofi
Ripartiamo dalla fiducia, in un mondo in cui la paura vince e il sospetto dilaga. Fiducia è la parola-tema della nona edizione del Festival di Filosofi lungo l'Oglio che dal 4 giugno al 20 luglio si muoverà seguendo il suo spirito itinerante tra città e provincia, proponendo un calendario di lezioni magistrali con pensatori, accademici e intellettuali di alta caratura, italiana e europea.
Martini, il giusto della Bibbia
Quella Voglia di Cultura «alta»
Cosa spinge 400 persone a trascorrere una domenica sera nell'aula magna della Cattolica ad ascoltare un neurofisiologo in odor di Premio Nobel e una filosofa che snocciola citazioni di Husserl e Merleau-Ponty? Il colpo d'occhio della sala, il livello di attenzione e la qualità delle domande del pubblico rendono obbligatorio l'interrogativo dopo lo splendido dialogo a cui hanno dato vita l'altra sera Giacomo Rizzolatti, lo scopritore dei neuroni specchio che ha costretto la medicina e la filosofia a rivedere i meccanismi della nostra mente, e la filosofa Laura Boella, che ha aperto nuove frontiere nell'indagine sull'empatia.