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Uomo e tolleranza secondo Bernhard Casper
Doppio intervento di Bernhard Casper, il grande filosofo delle religioni docente a Friburgo, al festival «Filosofi lungo l'Oglio» che continua a mobilitare un folto pubblico di appassionati e si conferma appuntamento di qualità nel panorama dell'offerta culturale provinciale.
Adriano Fabris e l'uomo al tempo del social network
L'etica della comunicazione, il bisogno di «comunicare bene», di relazionarsi nell'età dell'indifferenza e dell'individualismo trionfante sono i temi centrali della ricerca filosofica di Adriano Fabris, questa sera (ore 21.15) ospite della rassegna Filosoti lungo l'Oglio nella splendida cornice della chiesa di Santa Maria delle Grazie (via F. Galantino) a Soncino.
La regola «aurea» di Natoli
Salvatore Natoli è filosofo del tempo presente» che scandaglia affetti, disagi, istanze, passioni della nostra civiltà indagando fra le pieghe del sociale e del politico, offrendo delle insolite «carte da viaggio» verso una maggiore consapevolezza di quel che siamo e del mondo in cui viviamo.
Remo Bodei immagina altre vite e indaga sui misteri della coscienza
Per la rassegna di Filosofi lungo l'Oglio ritorna Remo Bodei, uno dei grandi pensatori contemporanei.
Alcibiade, II suo maestro, II prossimo e II nemico
Socrate, l'emblema del sapere e dell'educazione, fu il maestro di Alcibiade, uomo dalle mille contraddizioni: intelligente, colto, ma anche spregiudicato, portato a seguire una politica piu di potere personale che di interesse connune.
Massimo Donà la filosofia e la Trinità
Il mistero trinitario, il cuore profondo, il dogma più complicato della religione cristiana e la riscoperta anche teologica del principio dialogico ispirato al Concilio Vaticano II che chiama in causa anche i pensatori laici (la «cattedra dei non credenti» istituita dal Cardinal Martini): questo il nucleo tematico che stasera Massimo Donà affronta nella suggestiva cornice dell'ex cimitero napoleonico, in via Pieve a Ostiano (Cr) (in caso di pioggia presso Il Teatro Gonzaga).
Dal Festival al distretto
Il Corriere ha gia presentato l'ottava edizione del festival «Filosofi lungo l'Oglio che, per il 2103 ha come insegna «Noi e gli altri», una possibile risposta all'inesauribile richiesta di senso», che resta il bisogno primario dell'uomo come scrive Francesca Nodari direttore del festival.
Duccio Demetrio e la memoria come condivisione
Narrare per dire la verità, l'autobiografia come risorsa pedagogica, ma sopraftutto la memoria come luogo dove risiede la nostra storia e identità.
«Dolores racconta la mia sofferenza»
«Raccontare il proprio dolore e condividerlo, affinchè tale testimonianza possa essere d'aiuto a qualcun altro». Sono le parole di Francesca Nodari, filosofa e scrittrice bresciana, che ha presentato ieri la sua ultima fatica letteraria Storia di Dolores (Lettera al padre che non ho mai avuto) alla libreria dell'Università Cattolica di Brescia. Un romanzo autobiografico intenso nel quale l'autrice narra le vicissitudini di Dolores, nel drammatico rapporto con il padre. La presentazione, moderata dal giornalista Tonino Zana, è stata arricchita dagli interventi di Paolo Ferliga, psicoterapeuta e docente di filosofia e Maria Rita Parsi, psicoterapeuta e scrittrice di fama nazionale.
Una confessione, quella della Nodari, che vuole esorcizzare e archiviare il capitolo più difficile di un'intera vita. Un legame conflittuale, a tratti inesistente, con il padre. L'autrice parla attraverso le gesta di Dolores, la protagonista del romanzo, e il messaggio arriva dritto al cuore fino a commuovere gran parte del pubblico. «Non avrei mai potuto superare tutto questo - senza l'aiuto di mia madre, una donna straordinaria, e della mia famiglia». Un racconto che vuole essere supporto per chi si trovi in una situazione analoga: «Non bisogna vergognarsi della sofferenza, nè di ammettere il rapporto distruttivo che può instaurarsi con l'uomo che ci ha messo al mondo. Le violenze fisiche e psichiche, soprattutto, vanno denunciate sempre e comunque. Non importa dopo quanto tempo».
«Dolores è perseguitata da un padre che odia le donne - sottolinea Maria Rita Parsi - e intorno a questo scontro fondato su un odio assurdo, c'è la forza incommensurabile della solidarietà tra donne».
Negli occhi della madre di Francesca Nodari, al termine della presentazione, si possono quasi intravedere e sentire i pianti e le grida di un passato tormentato, ma anche una luce di speranza. La speranza che la sofferenza, se condivisa, possa essere più facile da superare. Per tutti.
La Shoah e la necessità della riparazione
È possibile coltivare la speranza dopo Auschwitz? E quale sarà il futuro di Dio? A queste domande, inerenti la resistenza fattiva al male e la propugnazione di una teologia del debito divino, cercano di rispondere i due appuntamenti di questa settimana per il ciclo di incontri di Filosofi lungo l’Oglio con il titolo «Fare memoria: perché?». Questa sera, alle 20.45, al teatro comunale (via Verdi, 55) di Erbusco, Massimo Giuliani, docente di Pensiero ebraico ed Ermeneutica Filosofica all’Università di Trento, terrà la sua lectio magistralis sulla necessità della riparazione del mondo. Giovedì 7 febbraio, alla stessa ora, all’auditorium San Fedele (piazza Zamara) di Palazzolo sull’Oglio è atteso Paolo De Benedetti, teologo e biblista tra i massimi esperti contemporanei dell’ebraismo, nonché protagonista discreto e infaticabile del dialogo interreligioso (molti suoi saggi sono editi dalla Morcelliana), parlerà di quello che per lui è il rapporto bilaterale tra Dio e l’uomo: Lui ha bisogno del nostro racconto per entrare in contatto con noi, e noi abbiamo bisogno del suo racconto per entrare in contatto con Lui.