Storie diverse nel segno di una missione comune, fotografata e nella citazione che è il leit motiv della settima edizione: «Chi salva una vita, salva il mondo intero».
NON PIU circoscritta alla Shoah bensì momento per ricordare in senso più esteso «quanti si sono prodigati per difendere la dignità umana contro genocidi e totalitarismi», la Giornata europea dei Giusti torna grazie all'impegno della Fondazione Filosofi lungo l'Oglio (diretta da Francesca Nodari).
Il programma entrerà nel vivo il 25 febbraio, partendo da Brescia. Appuntamento alle 11.30 a parco Tarello: Walesa, Murad, Lunardi e Laras, i Giusti celebrati nel frangente; fra i tanti ospiti annunciati, anche il prefetto Annunziato Vardé, il sindaco Emilio Del Bono e il deputato Emanuele Fiano, figlio di uno dei più attivi testimoni della Shoah.
A seguire, dalle 18, alla libreria della Cattolica sarà presentata la nuova collana «Memoria del Tempo», edita da Mimesis e diretta dalla stessa Nodari con i due volumi «Il comandamento della memoria» di Giuseppe Laras e «La scoperta dell'umanità nell'inferno dello Stalag 1492» di Bernhard Casper.
Il secondo appuntamento, il 6 marzo a Barbariga, dove alle 11 in occasione dell'inaugurazione del Giardino dei Giusti (Torre Passeraia, in via Garibaldi,) oltre a Don Puglisi sarà onorata la memoria di Don Giuseppe Potieri, sacerdote che nascose ebrei e collaborò con i partigiani, patendo la prigionia e rischiando la fucilazione.
L'indomani, 7 marzo, le celebrazioni culmineranno a Orzinuovi sullo sfondo del Parco Alcide De Gasperi, dove (sempre alle 11) saranno ricordati Vittorio Foa, antifascista, politico, saggista, membro del comitato scientifico della Fondazione Filosofi lungo l'Oglio e dell'associazione Gariwo, e i coniugi Giuseppe Gloriotti e Maria Colombi, che nella loro casa a Orzinuovi, nascosero la più piccola delle sorelle Silbermann, fuggite dalla Germania nazista.