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ANNA FOA

Anna Foa è una storica italiana, autrice di numerosi studi di storia culturale della prima età moderna e di opere sulla storia degli ebrei in Europa e in Italia. Già docente di Storia moderna presso La Sapienza di Roma. È da sempre impegnata sul fronte della memoria, della didattica della storia e della sensibilizzazione delle giovani generazioni alla conoscenza storica dei fatti riguardanti la Shoah e la deportazione nei campi di concentramento e di sterminio, sottolineando la condizione femminile.

Anna Foa - Da esseri umani a Stücke | Essere Umani - 2020

Storica di grande rilievo, già docente di Storia moderna presso l'Università "La Sapienza" di Roma, e figlia di Vittorio Foa, uno dei padri fondatori della Repubblica, e di Lisa Giua, ex partigiana e collaboratrice di Palmiro Togliatti. Fin dall'infanzia ha avuto rapporti stretti con l'ebraismo, ma si è 'convertita' formalmente dopo i 40 anni, dopo un lungo periodo di preparazione e di approfondimento dei sacri testi, che è stato accompagnato da Elio Toaff, figura-simbolo dell'ebraismo romano negli ultimi decenni. Anna Foa si è occupata di storia della cultura nella prima età moderna, di storia della mentalità, di storia degli ebrei europei, di geografia degli insediamenti ebraici in Italia. Con Anna Bravo è tra le maggiori studiose della condizione femminile nella Shoah: si pensi, soltanto, a Le donne e la Shoah di Giovanna De Angelis Avagliano, 2007, che si avvale della sua introduzione o ad un altro testo cruciale sull'argomento: Donne nell'Olocausto, a cura di Dalia Ofer e Lenore J. Witzman, Le Lettere 2001, prefato da Anna Bravo. Tra le più acute testimoni della realtà ebraica del nostro tempo, Anna Foa è la prima donna ebrea a scrivere per l'«Osservatore romano». Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Ateismo e magia, Edizioni dell'Ateneo 1980; Giordano Bruno, il Mulino 1998; Ebrei in Europa. Dalla peste nera all'emancipazione XIV-XIX secolo, Laterza 2004; Diaspora. Storia degli ebrei nel Novecento, Laterza 2009; Eretici. Storie di streghe, ebrei e convertiti, il Mulino 2011; Andare per ghetti e giudecche, il Mulino 2014. Ha anche ricostruito - si veda Portico d'Ottavia, Laterza 2015 - quanto avvenne nel palazzo di Via del Portico d'Ottavia 13, abitato solo da ebrei, che il 16 ottobre 1943 fu vittima della razzia nazista. Tra gli altri testi ricordiamo: La famiglia F., Laterza 2018.


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