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L'URGENZA DI UMANIZZARE LA TECNICA
Quale etica sviluppare per avere un impatto reale sulle tecnologie? Come evitare che l'uomo venga tecnologizzato piuttosto che la tecnica umanizzata? Come comportarsi nei confronti di chi detiene il potere enorme dei data? Sono questi, soltanto, alcuni degli interrogativi che attraversano l'ultima fatica di monsignor Vincenzo Paglia - Presidente della Pontificia Accademia della Vita - nel suo ultimo saggio. Il testo prende avvio dal riconoscimento dei progressi della scienza e della tecnica e insieme dall'ammonimento del papa sul fatto che tali scienze «possano rappresentare un rischio per la sopravvivenza e un pericolo per la casa comune». Di qui l'urgenza di una direzione etica che presieda il processo creativo dell'Ai nel campo dell'educazione.
QUEL GIOCO DEI RUOLI TRA SESSO E POTERE
Quando si parla di differenza e di complementarietà tra i sessi, si teorizza una disuguaglianza di diritto e di valore. È a partire da questa premessa che Giulia Sissa affronta nella sua ultima fatica: I generi e la storia. Femminile e maschile in rivoluzione, il divenire e l'avvenire dei generi in un inarrestabile cammino verso nuove esperienze e nuovi corpi. Filo rosso dell'intero saggio è la nozione di genere lessicalizzata in ambito medico, alla fine degli anni '5o, da John Money e da Robert Stoller, che prendendo sul serio l'ipotesi di un sostrato biologico della sessualità mostrano che l'identità di genere, da un lato, non coincide con il sesso anatomico, e che, dall'altro, preesiste e resiste all'educazione. Il genere si oppone al sesso come la storia alla biologia. L'una rivela il potere patriarcale, l'altra lo trascende.
BENVENUTI NELL'ERA DEL PHONO SAPIENS
Mondi digitali. Le piattaforme social non sono in grado di rimuovere il vuoto narrativo attuale Postare, mettere like, condividere amplifica il disincanto senza generare empatia e vicinanza
La drammatica attualità dei profughi
Arianna Arisi Rota crea un paragone fra «I profughi di Parga» (1823) di Francesco Hayez e la condizione di milioni di persone che fuggono dalle loro terre
Secondo i dati del rapporto dell’UNHCR riferiti alla metà del 2022, si contano oltre 89 milioni di persone nel mondo che hanno abbandonato forzatamente la loro abitazione. Una persona su 78 sulla terra è stata costretta a lasciare la sua casa. Il 69% proviene da soli 5 Paesi: Siria, Venezuela, Afghanistan, Sud Sudan, Myanmar. Il 41% sono bambini.
LA PAURA È GIANO BIFRONTE E HA ANCHE MOLTI OCCHI
Psicologia sociale. Roberto Escobar scandaglia tra le pieghe della nostra umanità, partendo dai classici per arrivare a Don Chisciotte, Roosevelt fino ai fratelli Grimm e alla novella di Straparola, «Flamminio»
Le Vittorie: tra agricoltura e filosofia
Il sogno si è realizzato. Una ex stalla di cavalli è diventata la sede di una Fondazione che promuove la filosofia. Un luogo dell'agricoltura come Le Cascine Le Vittorie di Villachiara è ora la sede della Fondazione Filosofi lungo l'Oglio con un auditorium dotato di tutti i comfort tecnologici utili per conferenze, seminari ed esposizioni.
«Le Vittorie: tra agricoltura e filosofia»: una riflessione attraverso i secoli dalle origini alla nota avventura di Filosofi lungo l'Oglio
La cascina Le Vittorie avvolta nella nebbia è ancora più suggestiva. La sede della Fondazione filosofi lungo l'Oglio lunedì sera è stata doppiamente protagonista ospitando la presentazione di un libro proprio a lei dedicato. «Le Vittorie: tra agricoltura e filosofia» è l'ultima fatica letteraria della presidente della Fondazione Francesca Nodari, in cui ha raccontato l'avventura di Filosofi lungo l'Oglio, e dello storico locale Paolo Zanoni, che ha ricostruito la lunga storia della cascina dai sui albori.
«Qui,dove si lavorava la terra, coltiviamo il pensiero di cui in tanti ora hanno fame»
Francesca Nodari, anima del festival Filosofi lungo l'Oglio, parla del rapporto tra «coltura» e «cultura»
La Cascina Le Vittorie non è solo un luogo, circondato dai campi, ricco di storia e di tradizioni. È anche l'emblema di un legame fra «natura» e «cultura», a richiamare quella fatica del vivere e del procurarsi il cibo quotidiano, che in qualche misura può essere assimilata alla tensione dell'uomo nella ricerca costante della conoscenza. In fondo, la parola «cultura» deriva dal latino «colere», che significa «coltivare» e che, lo evidenziava Cicerone, si riferisce tanto ai campi, quanto alle amicizie, alle virtù e agli studi.
QUEL «SAPERE» CHE HA SENSO TRASMETTERE
Cosa ce ne facciamo del sapere che abbiamo avuto in sorte? Come lo possiamo trasmettere a chi verrà dopo di noie, soprattutto, possiamo azzardarci a farlo o è meglio che siano i nostri discendenti a scoprire quello che sarà a loro utile e quello che, invece, dovranno accantonare? Sono questi gli interrogativi cruciali che attraversano il denso saggio di Alessandro Carrera, professore di Italian Studies and World Cultures and Literatures alla University of Houston.
NOI VECCHIGIOVANI, ABBASTANZA RIDICOLI
Massimo Mantellini indaga sulla fenomenologia dell'anziano su Internet che assomiglia ad una versione imbrunata del «flàneur» impegnato a muoversi veloce nella rete