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Desideri da discernere e governare
«Il mio invito a "non desiderare", perché questo sentimento non diventi cupidigia» La voce controcorrente di padre Enzo Bianchi: «Il desiderio stia all'interno di un'armonia generale»
Siamo esseri desideranti per definizione, costantemente tesi verso mete, appagamenti, realizzazioni da raggiungere. Eppure, il desiderio non è sempre buono; a volte, esso può contrastare con quei valori che meglio esprimono la nostra umanità e portarci a cercare di prevaricare sull'altro. Per fortuna, siamo anche esseri senzienti e, come diceva Hobbes, la ragione è quella facoltà deliberativa che ci permette di soppesare le nostre azioni e le loro inevitabili conseguenze.
Desiderare e Non Desiderare Enzo Bianchi per Filosofi lungo l'Oglio
Filosofi lungo l'Oglio porta a Lonato padre Enzo Bianchi, per una conferenza sul tema «Non desiderare...». Appuntamento giovedì 20 giugno alle 21 nella basilica di San Giovanni Battista.
Villachiara, polo culturale nella vecchia cascina
Aperta dalla Fondazione Filosofi lungo l'Oglio Nodari: «Sarà un punto di riferimento per gli oltre 30 comuni limitrofi» La Valle dell'Oglio da ormai 18 anni è diventata, grazie al Festival promosso dalla Fondazione Filosofi lungo l'Oglio, luogo di incontro di pensatori che nelle sere d'estate riflettono sulla vita e la morte, sul bene ed il male, Dio e l'anima, il tempo e l'eternità.
Da 18 anni attivi sul territorio, ora la nuova casa dove «osare far cultura»
VILLACHIARA. Si candida a diventare il nuovo polo culturale, dell'area bresciana e non solo. Un luogo in cui «osare fare cultura» può essere preso a motto dell'operare di quanti vi sono e saranno coinvolti, a cominciare dalla presidente Francesca Nodari, per abbracciare illustri relatori e, infine, la comunità intera. È la nuova sede della Fondazione Filosofi lungo l'Oglio, sita presso la cascina Le Vittorie di Villachiara, che venerdì è stata inaugurata alla presenza di molte autorità con una festa-evento per celebrare il 18° anniversario del Festival.
Filosofi lungo l'Oglio da diciott'anni
«Osare fare cultura» in una nuova sede Psicologa Maria Rita Parsi è Premio Internazionale di Filosofia/Filosofi lungo l'Oglio Una festa-evento all'Azienda Le Vittorie di Villachiara: Nodari, Parsi, Bianchi alla presenza della prefetta Laganà «Osare fare cultura!».
Filosofi lungo l'Oglio col ritorno di Bianchi esperto di spiritualità
Già nel vivo di questa diciottesima edizione, declinata attorno alla parola chiave «Osare», il Festival Filosofi lungo l'Oglio fa tappa a Sarnico, dove stasera all'auditorium ex Scuola Arti e Mestieri interverrà Enzo Bianchi, ospite immancabile della rassegna diretta da Francesca Nodari. «È un rischiare il cammino», la lectio che lo vedrà protagonista alle 21. L'appuntamento come di consueto è a ingresso libero.
Francesca Nodari: «Si macinano chilometri per pensare»
La formula dei Filosofi lungo l'Oglio è itinerante. E ormai si contano 45 mila presenze a edizione.
Anche lei ha osato, quando nel 2006 ha organizzato «tutta sola», inserendo cinque appuntamenti di riflessione in una rassegna preesistente, la prima edizione del festival Filosofi lungo l'Oglio che quest' anno, l'anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura, diventa maggiorenne.
Enzo Bianchi: «Cresce uno sguardo composto nei confronti della morte»
Grande successo della 17esima edizione del Festival Filosofi lungo l’Oglio “Osare” è la parola chiave del 2023
“È stata un’edizione che ha guardato al futuro, oltre la pandemia”
È stato un percorso lungo e punteggiato, appassionato e articolato con segnali di futuro accompagnato da migliaia di personedal vivo che ha interessato un intero territorio, lungo il fiume Oglio nelle province di Brescia, Bergamo e Cremona, in 22 municipalità per 28 appuntamenti dal 10 giugno al 31 luglio, con emeriti pensatori e filosofi del nostro tempo. Sono alcuni dei numeri del grande successo della XVII edizione del Festival Filosofi lungo l’Oglio, la maratona del pensiero organizzata dall’omonima Fondazione, presieduta dalla filosofa Francesca Nodari che ha spiegato come «il Festival si conclude con una viva soddisfazione per l’intensità delle lectiones, la grande capacità comunicativa dei relatori, il crescente flusso di pubblico nonostante le temperature roventi e la ripartenza dei contagi. Il Festival non si è mai fermato, neppure nell’annus horribilis della pandemia, e si conferma come una manifestazione che è sempre più attesa e apprezzata nella sua vocazione nomade. Elemento questo che ne segna l’unicità».