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David Bidussa e il Giorno della memoria
Prosegue domani la rassegna sulla Shoah «Fare memoria. Che cosa è stato?» promossa dall'Associazione culturale Filosofi lungo l'Oglio. Alle 20.45, nella Chiesa di Santa Chiara, nell' omonima piazza di Villachiara, è atteso l' intervento dello storico sociale delle idee, David Bidussa su «L' Era della Post Memoria».
Come si usa la memoria
La pura commemorazione della Shoah è una pratica sterile se non se ne raccoglie l'eredità mettendo in relazione il passato con il presente. Non è l'oblio il problema. La memoria non è il ricordo.
La Shoah e i volti della memoria
Toccherà anche Ostiano - ma non Soncino, la cui amministrazione si è chiamata fuori per mancanza di soldi - il ciclo di incontri sulla Shoah organizzato da Francesca Nodari per l'associazione Filosofi lungo l'Oglio a ridosso della Giornata della Memoria. L'intento è di dare il via a una serie di appuntamenti invernali che dovrebbero diventare fissi e aggiungersi al ciclo estivo. La rassegna è racchiusa sotto il titolo Fare memoria: che cosa è stato? e si propone come «momento di riflessione e di approfondimento che non può non tener conto sia dell'attuale panorama geopolitico sia dello spettro di un antisemitismo di ritorno proclamato a più voci dai cosidetti negazionisti».
'Filosofi lungo l'Oglio' 'lectio magistralis' di Nissim a Castrezzato
ORZINUOVI - La dottoressa Francesca Nodari, direttore scientifico del tour dei Filosofi lungo l'Oglio, di nuovo protagonista di un evento culturale straordinario rivolto al pubblico della Bassa. Ieri sera, a Castrezzato, ha infatti dato il via alla prima edizione del ciclo 'Fare memoria: che cosa è stato?', con un ospite d'ecccezione, Gabriele Nissim, giornalista e saggista nonchè presidente del Comitato per la Foresta dei Giusti-Gariwo. Quella di Nissim è stata una lectio magistralis dal titolo: La memoria del bene.
Quei «Giusti» di cui far memoria consapevoli della nostra fragilità
Alla «memoria del bene» era dedicato - l'altra sera, nel teatro dell'Oratorio Pio XI di Castrezzato - il primo incontro di «Fare memoria», la rassegna di conversazioni sulla Shoà curata da Francesca Nodari per l'associazione «Filosofi lungo l'Oglio».
L'Olocausto e le voci della memoria
Un ciclo di 7 conferenze promosso dall'Associazione culturale «Filosofi lungo l'Oglio» per «mostrare punti di vista autorevoli capaci di orientare le coscienze su un evento che non può e non potrà mai passare sotto silenzio».
«Fare memoria» ricordando la Shoah
Un ciclo di sette appuntamenti snodati attorno al tema della Shoah, per «Fare memoria» - come esplicita il titolo stesso della rassegna - indagandone l'eredità contemporanea secondo una prospettiva contaminata di storia, filosofia, teologia e letteratura. Questo, in sintesi, il filo rosso che caratterizzerà l'estensione invernale del «Festival Filosofi lungo l'Oglio» (organizza l'omonima associazione culturale), pronta a prendere vita giovedì sera al Teatro dell'Oratorio di Castrezzato attraverso un percorso che - secondo la tradizionale formula brevettata durante le edizioni estive - toccherà svariati Comuni della provincia lanciando per l'occasione l'interrogativo «Che cosa è stato?».
Fare memoria per annullare chi nega la Shoah
I Filosofi lungo l'Oglio, la banda culturale di Francesca Nodari, sverna sul fiume sterminato e mai acquietato della Shoah, si accampa nei fortini della memoria, ora grandi ora improvvisamente rimpiccioliti, punta sette cannoni-eventi contro il negazionismo, rinnova il patto con i sindaci e ristabilisce il primo comandamento dell'associazione: a un luogo un pensiero, tanti luoghi tanti pensieri secondo il principio di una rete umana che si ingrandisce, si rammenda e non lascia fuori nessuno.