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Ci si salva insieme
Filosofi lungo l'Oglio. Oltre 2lmila LE presenze all' 11ª edizione
SONCINO - «Santa Maria delle Grazie era stracolma per l'intervento di Marco Vannini dal titolo Senza perché? afferma entusiasta Francesca Nodari, direttrice artistica e ideatrice di Filosofi l'ungo l'Oglio -. A Soncino e alla bellezza di santa Maria delle Grazie non riesco a rinunciare, per quanto da anni non arrivino contributi alla tappa del festival.
Ventunmila presenze ai ventidue incontri
ORZINUOVI - Sono 21.000 gli spettatori complessivi dell'undicesima edizione del tour dei Filosofi lungo l'Oglio. Ventidue incontri in 42 giorni, dal 5 giugno al 17 luglio, che hanno vivacizzato l'habitat culturale della Valle dell'Oglio, mettendo in comunicazione le genti delle province di Brescia e Cremona al resto del mondo filosofico italiano e internazionale.
Nodari: «I veri eroi sono i filosofi»
IL BILANCIO. Il direttore scientifico analizza il grande successo di una manifestazione che ha ottenuto un'eco vastissima
La gratuità è l'anima che si espande alle cose grandi
VILLACHIARA - Ospite di Francesca Nodari il pensatore Remo Bodei, origini bresciane e promotore del Festival di filosofia di Modena.
All'ingresso del paese un cartello: «Villachiara, città del festival dei Filosofi», che già esprime tutto. La corte di casa Nodari è presto pervasa dal pensiero che il sindaco Arcangelo Riccardi rivolge alle vittime pugliesi dell'incidente ferroviario tra Adria e Corato. A fare gli onori di casa, Francesca Nodari, che ha ringraziato il parroco don Domenico Amidani per la sua presenza. L'inventore del Festival di filosofia di Modena, Remo Bodei, è uomo che sa parlare alla gente e giovedì sera giocava in casa, essendo anch'egli di origini bresciane. Ha dipanato la gratuità-grazia su tre versanti: quello economico dove la circolarità del dare-prendere e rendere ripaga alla fine ancora il donatore; un po' come in amore dove chi ama davvero non chiede d'esser ricambiato, semplicemente non può far altro. Dalla materia allo spirito in un batter d'occhio, e si parla di predestinazione e di fede, di libero arbitrio e di volontà. Ce la facciamo a dirigere il timone della nostra vita verso la luce o quella sovrabbondanza di bontà gratuita del messia si fa fondante per la nostra esistenza? É ora di alleggerire i pensieri e lo fa la lievità della bellezza che seduce, della grazia, di quella scultura del Canova, trina, come il tempo, il passato non lo ricordiamo più, il futuro non ci possiamo permettere di immaginarlo, così restiamo imbrigliati in un presente precario e insoddisfacente che sembra suggerirci di accontentarci delle briciole che ci vengono date in pasto. Ci viene in salvo Bodei, «Dobbiamo capire che fare il bene non può essere solo un sacrificio, deve essere anzitutto un piacere, lo si deve gustare. Dobbiamo re-imparare ad aprirci agli altri, fuggendo dall' abbrutimento a cui ci costringono le violenze del mondo quotidianamente. Siamo responsabili verso noi stessi e verso gli Altri, che dobbiamo irradiare di bellezza. É l'ora di autosovvertirci, di uscire dal circolo vizioso dell'ostilità e del malumore verso gli altri». E i festival servono proprio a questo, a rinsaldare la coesione sociale.
Quell'amare «senza perché» poco... amato dalle autorità L'esempio dei mistici nella lezione di Marco Vannini. Oggi Bodei, poi gli ultimi tre incontri
SONCINO. Santa Maria delle Grazie a Sonino, tempio del Rinascimento, cantato dalla scuola dei Campi, circondato da una campagna fresca, l'altra sera, a un chilometro dall'Oglio, ascoltava le parole di un pensatore della mistica medievale, quel Marco Vannini che misticamente si è messo tutto il calore rappreso nella chiesa e l'ha espresso, di tanto in tanto, in un sospiro toscaneggiante, prendendo fiato per l'impegno di una lezione dal titolo dogmatico, «Senza perché»: un titolo con poco ossigeno per avvicinarsi al culmine del concetto di Gratuità.
«La Gratuità è più connaturata di quanto si possa pensare»
Salvatore Natoli a Maclodio: «Ma l'altruismo sociale non si risolve in un'elemosina»
MACLODIO. Il filosofo Salvatore Natoli è abbracciato da Maclodio, paese nuovo dei Filosofi lungo l’Oglio . L'aria, l'altra sera, è più che fresca e soffia il vento necessario per unire il pensiero a ciò che accade dentro e fuori di noi, alle nostre ore di sangue: «Negli attentati si uccide morendo dice il filosofo -, in nome di un presunto bene si realizza il male».
Una Gratuità, alla fine, scelta da ventunomila persone Con Maria Rita Parsi si è chiusa l'XI edizione del Festival Nel 2017 il tema sarà «Toccare»
ORZIVECCHI. L'altra sera, il grande cortile di palazzo Martinengo a Orzivecchi, sede del Municipio, era occupato da centinaia di persone, più donne che uomini. Forse la filosofia è più donna, più leggera e determinata in questo lungo passaggio del pensiero tra cascine, chiese, piazze e palazzi. Filosofia più donna per via della leader dei Filosofi lungo l'Oglio, Francesca Nodari, instancabile nel crescere un evento per undici anni di fila, nel proporlo, quest'anno, dal 5 giugno fino all'altra sera, chiudendo con Maria Rita Parsi, altra donna leader del pensiero pedagogico, sul tema della Gratuità. Ventunomila alla fine, come da conteggio ufficiale, le presenze, nelle diciotto località coinvolte. Filosofia donna per creare la parola chiave del 2017, «Toccare», che richiama presto l'abilità naturale femminile nel portare vicino, nel segnare con un soffio di concretezza il rapporto della persona con l'altra, con lo spazio e il tempo.
La parola gratis che senso ha?
PARATICO (vee) Cosa rappresenta la grauità per la religione? Come può essere vista dal punto di vista estetico? Che ripercussioni ha avuto in àmbito socio-economico?
Tappa orceana per l'antropologo Marc Augè in piazza Vittorio Emanuele II «Conoscere gratuitamente è il senso dell'esistenza»
Ad accogliere l'antropologo dei non luoghi c'è una piazza che di storia, identità e cultura ha da dire parecchio. Introduce il vicesindaco Alessandro Battaglia, poi è la volta della presidente della fondazione Filosofi Lungo l'Oglio Francesca Nodari: «Nell'era della surmodernità viviamo per lo più relazioni superficiali, stasera non è così». Marc Augè gratuitamente viene incontro agli uditori orceani e la sua lectio magistralis la tiene in italiano, citando dal "Don Giovanni", alla "Condizione umana"di Malreaux, ai "sotterranei del vaticano" di André Gide.