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CREATIVITA E CAMMINO,ANTIDOTI ALLA VERTIGINE DELL'OBLIO DI SE STESSI
Ma una cosa so di certo: nella mia vita futura sarò un magnifico zero,rotondo come una palla». La dichiarazione di Jacob von Gunten,il protagonista dell'omonimo romanzo di Robert Walser, sembra intonarsi a una tendenza in atto nel mondo di oggi: del desiderio diffuso di diventare «uno zero», di «prendere una vacanza da sé stessi» e disertare ogniforma di legame sociale ha parlato l'altra sera a Iseo l'antropologo David Le Breton, ospite per la prima volta delfestival Filosofi lungo l'Oglio diretto da Francesca Nodari.
Le Breton e la scomparsa del desiderio
In piazza Garibaldi a Iseo stasera la lectio tenuta dallo studioso francese che si interrogherà sui dubbi dell'esistenza.
«Il coraggio di pensare» a Filosofi lungo l'Oglio
Seconda settimana di dibattimenti sul tema dell'Osare alla kermesse Filosofi lungo l'Oglio, giunta alla sua diciottesima edizione. Il programma della settimana si dipanerà in quattro diversi comuni del Bresciano: inizierà oggi Umberto Curi con un intervento dal titolo «Il coraggio di Pensare» al Parco della Resistenza di Ospitaletto: l'essere umano deve reagire alla pigrizia e alla viltà recuperando una piena autonomia intellettuale, scegliendo dunque di pensare con la propria testa, senza delegare ad altri questa importante responsabilità. Per questo il motto kantiano «Sapere aude» diventa un monito significativo nell'età contemporanea, in opposizione ai tanti tentativi di soffocare la libera espressione del proprio pensiero.
Francesca Nodari: «Si macinano chilometri per pensare»
La formula dei Filosofi lungo l'Oglio è itinerante. E ormai si contano 45 mila presenze a edizione.
Anche lei ha osato, quando nel 2006 ha organizzato «tutta sola», inserendo cinque appuntamenti di riflessione in una rassegna preesistente, la prima edizione del festival Filosofi lungo l'Oglio che quest' anno, l'anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura, diventa maggiorenne.