Archiviata una settimana di «traffico intenso», il viaggio culturale prosegue a ritmo ancora più sostenuto: sarà Francesca Nodari, filosofa levinasiana e allieva di Bernard Casper e direttrice scientifica del Festival, giunto alla sua diciannovesima edizione, ad aprire stasera la quarta settimana di Filosofi lungo l'Oglio, alle 21 sullo sfondo del Castello Gonzaga di Ostiano nel Cremonese. Nodari interverrà su Desiderio e avvenire, «sottolineando la differenza tra l'essenza del concetto ed il suo bisogno». Nel suo intervento, si chiariranno due concetti: «Da un lato - anticipa - il godimento del soggetto in una condizione di piacere egoista e solitario; dall'altro, il desiderio che guida l'evoluzione dell'io, riconoscendo l'amore non come fusione ma come dualità, il mistero dell'altro...».
Da una tappa all'altra
L'appuntamento con la rassegna si rinnoverà domani, sempre alle 21, nella corte del Castello Guaineri di Roncadelle, dove protagonista sarà Catherine Chalier - tra le massime filosofe europee e allieva di Emmanuel Levinas -, che dibatterà sul Desiderio nostalgico, «per esplorare la complessità di un sentimento che non si limita a guardare al passato con rimpianto». Il desiderio nostalgico, secondo la filosofa, non è solamente rivolto verso un passato che cercherebbe vanamente di ritrovare; piuttosto, esso prende in considerazione la sofferenza del presente, ma rimane alla ricerca del poco di bene che ciascuno porta in se stesso, e a partire dal quale potrebbero germogliare le primizie di una riparazione del mondo. Nel contesto della sua riflessione, Chalier invita a considerare il desiderio nostalgico come un'energia positiva che, anziché immobilizzare, spinge verso la crescita e la trasformazione: «Un'opportunità di riscoperta e rigenerazione che deve richiamare le persone verso le proprie responsabilità nei confronti degli altri, una forza che, pur consapevole del dolore e delle perdite, si rivolge con speranza e determinazione alla costruzione di un mondo migliore».
Mercoledi alle 21 in piazza Garibaldi a Orzinuovi interverrà l'antropologo Maurizio Bettini, che terrà una lectio dal titolo «Póthos. Desiderio incolmabile e creazione di immagini». Per lo studioso, sottile classicista, sono numerosi i miti e i racconti dell'antichità che evidenziano il legame intrinseco tra il desiderio incolmabile póthos per i Greci e desiderium per i Romani - e la creazione artistica di immagini. L'arte come tentativo di colmare il vuoto lasciato dall'oggetto del desiderio, trasformando l'assenza in una presenza visibile e tangibile.
Tutti gli incontri sono a ingresso libero, senza necessità di prenotazione.