La splendida cornice tardo quattrocentesca del chiostro è stata la scenografia ideale di una riflessione che ha cercato di porre interrogativi e dare risposte a una questione cara agli uomini di ogni tempo e luogo. Da Platone e Aristotele, fino a Cartesio, Spinoza, Leibniz e Kant la domanda sulla condizione effimera dell'esistenza umana si risolve nella proposta di vivere appieno ogni momento concesso. Quanto all'oggetto del sapere stesso della filosofia, sembra proprio che la scienza moderna si sia irrimediabilmente allontanata dai principi che la legavano nell'antichità agli studi filosofici.
Quale allora il compito attuale della filosofia? La sfida dei giorni nostri? Ripetersi come storia del pensiero nei secoli sembra riduttivo, forse è più arduo ma proficuo elaborare una riflessione significativa dei principi metafisici che stanno a fondamento della scienza e che tuttavia le sfuggono perché non misurabili attraverso un metodo empirico e matematizzante.
Questi i concetti espressi durante il suo profondo intervento dal professor Cacciari, in passato anche sindaco di Venezia e oggi spesso ospite in tv per parlare di filosofia, ma anche di terni di attualità e di politica. "È un onore ospitare a Caravaggio uno dei massimi filosofi contemporanei ed è incredibilmente bello tornare ad ascoltare dal vivo e in una condivisione di intenti parole che sono cibo e ristoro per l'anima", ha commentato il sindaco Claudio Bolandrini, che ha fatto da padrone di casa durante la serata.