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Un’edizione di resistenza, che termina con un successo e guarda già al futuro. La quindicesima edizione di “Filosofi lungo l’Oglio”, festival diretto dalla filosofa Francesca Nodari (foto), si è chiusa con un tutto esaurito tra incontri in presenza e in streaming dal 21 settembre al 30 ottobre.
Licenza di chiamarlo «il Festival della resistenza». Slittato in avanti rispetto alla consueta declinazione estiva, costretto per ovvi motivi a cambiare in corsa dalla dimensione d'elezione «live» alla diretta streaming, il viaggio culturale intrapreso a metà settembre dai Filosofi lungo l'Oglio nonostante le difficoltà ha stretto i denti riuscendo a tagliare il traguardo della quindicesima edizione, la più complicata di sempre.
Ultimo atto del Festival «Filosofi lungo l'Oglio», l'altra sera, nella chiesa S. Maria Nuova a Chiari con la lezione di Silvia Vegetti Finzi, titolo, «La prima cosa bella», che è il venire al mondo. Ultimo atto in terra bresciana poiché, ieri sera a Cremona, Maria Rita Parsi (in streaming) ne ha celebrato la chiusura.
Eros e thanatos: svelata la password, la parola d'ordine, amore e morte, secondo il ritorno al poema inesauribile della classicità. L'altra sera, non in foresteria e però fuori Brescia, nel cuore di Cremona, Francesca Nodari, regina assoluta del Festival Filosofi lungo l'Oglio, alla fine di una maratona di una gioiosità estenuante, un mese e mezzo di agenda filosofica in tre province lombarde (Brescia, Cremona, Bergamo), una trentina di relatori, migliaia di affezionati, di nuovo insieme e in ordine costituzionale e istituzionale in chiese, palazzi, ville e cascine, infine ha aperto il cofanetto del segreto, la traccia della riflessione 2021 del Festival, appunto amore e morte: Eros e Thanatos.
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Le Video lezioni

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