Chiara Saraceno nella chiesa parrocchiale di Gardone Valtrompia, tempio dedicato a San Marco, eleva il valore dell'infanzia, difende i bambini e le bambine contro ogni insidia, invita a mettere sul gradino più alto dei principi di ogni civiltà l'innocenza dell'infanzia, il grado maggiore di quell'Essere Umani matrice del quindicesimo festival dei Filosofi lungo l'Oglio di cui la sociologa diviene una protagonista essenziale.

Stasera a Ospitaletto incontro con Luigi Croce E il festival non si ferma "Filosofi lungo l'Oglio", gli incontri in cartellone proseguono, nel rispetto delle norme anti-Covid. Anche se si è registrato qualche imprevisto: l'intervento previsto ieri sera con la filosofa e direttrice del festival Francesca Nodari (nella foto), "Inutilità dell'umano", è annullato dal Comune di Soncino (Cr) sarà recuperato il 28 ottobre a Roncadelle (Bs). Mentre l'incontro previsto con Vittorio Lingiardi non potrà tenersi per indisponibilità del relatore.

Al centro dell'intervento nella chiesa di San Marco sviluppo, diseguaglianze e politiche socio-educative.

Non è un Paese per vecchi? Andiamo con ordine: non è un Paese per bambini. Le prove regine si leggono in cronaca e stanno nella realtà dei fatti. Chiara Saraceno, una delle più importanti sociologhe italiane, «femminista storica mai pentita» la definizione è sua ma anche madre e nonna da sempre convinta che istruzione e educazione sono due cose distinte ed entrambe necessarie, è ospite domani del Festival Filosofi lungo l'Oglio a Gardone Val Trompia (ore 21, chiesa di San Marco). Tema dell'incontro i diritti dell'infanzia e in particolare dei diritti negati dei bambini e delle bambine.