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Visualizza articoli per tag: premio Filosofi lungo l'oglio

Mercoledì, 08 Luglio 2015 13:49

Capire le nuove paure. Marc Augé premiato a Iseo

«Non sarà che, oggi, la paura della vita abbia rimpiazzato la paura della morte? Se diamo un'occhiata alle notizie quotidiane, caratterizzate dall'incremento di violenze di ogni sorta, ricaviamo proprio questa impressione».

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Martedì, 07 Luglio 2015 09:08

Augè e le sue «nuove paure»

Pensatore di un'antropologia della «Surmodernità», indagatore delle relazioni tra spazio, tempo e identità, etnologo africanista, scopritore di quei «non-luoghi» che in nome della velocità di transizione, consumo e comunicazione oscurano ogni forma di alterità e si negano a qualsiasi legame di senso con il luogo in cui sono inseriti.

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ISEO. Ne abbiamo contati di visi già visti, venerdì sera, all’auditorium San Fedele di Palazzolo durante la lezione del prof. Marc Augé. Hanno inteso accompagnare il pensatore francese nel giorno della riflessione a Palazzolo e della premiazione, nel tardo pomeriggio di ieri, nella sala Franciacorta dell’Hotel Iseolago.

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ISEO . L’Oglio sfocia nella sala Franciacorta dell’Hotel Iseo Lago. La geografia del fiume, nella sera presto di ieri, viene scombussolata per mettere ai piedi del pensatore Marc Augé il quarto premio internazionale dei Filosofi lungo l’Oglio.

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A Marc Augé, antropologo ed etnologo di fama mondiale, la quarta edizione del Premio internazionale di per il libro: Les N ouvelles Peurs, Payot & Rívages, Paris 2013; Le nuove paure. Che cosa temiamo oggi?.

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Sabato, 04 Luglio 2015 10:49

Augé svela i segreti della contemporaneità

Ieri sera a Palazzolo ha tenuto una lectio magistralis dai titolo «Nutrire l'umanità per salvare l'umano». Domani, alle 18, nella Sala Franciacorta dell'Hotel Iseolago, in via Colombera a Iseo, sarà proclamato vincitore della quarta edizione del Premio internazionale di Un libro per il presente con íl volume «Les Nouvelles Peurs», (Payot & Rivages, Paris 2013 - Le nuove paure. Che cosa temiamo oggi?, Bollati Boringhieri, Torino 2013). Marc Augé antropologo ed etnologo di fama mondiale, si conferma protagonista di cesta ddía edizione dei rassegna diretta a Francesca Nodari che quest'anno, in concomitanza con Expo, concentra il centro nevralgico delle proprie riflessioni attorno al tema «Pane quotidiano per tutta l'umanità».

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«La paura è sempre stata una componente della vita e, in fin dei conti, un fattore di progresso. […] Ma oggi a minacciarci è innanzi tutto la rottura del legame sociale e, più ampiamente, l’indebolimento del simbolico nel suo complesso, ovvero del pensiero della relazione. […] Avere paura della storia non ha più o meno senso oggi rispetto a ieri, ma la posta in gioco è chiara: se non riusciamo a viverla insieme, se ne escludiamo una parte dell’umanità, non la domineremo e sprofonderemo nella violenza assieme a coloro che abbiamo escluso».
M. Augé, Le nuove paure. Che cosa temiamo oggi?

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Martedì, 08 Luglio 2014 15:00

PDB, un marrano in cerca del senso

C'è un che di paradossale nell'arte del ritratto. Per esser tale non potrebbe prescindere — secondo le regole del genere letterario — dalle lodi del personaggio in causa. Ma cosa di più contraddittorio del tessere le lodi di Paolo De Benedetti, uno degli autori più refrattari alla pubblicità delle sue gesta, e la cui contrazione del nome nell'acronimo PDB è spia della sua rigorosa osservanza del precetto dell'understatement?

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Ciò che tarda avverrà» è il titolo di un libro mai datato del prof. Paolo De Benedetti, preso a fede di un merito complessivo del teologo dell'ebraismo, filosofo, poeta, editore, scrittore, a cui, ieri, a Iseolago, Francesca Nodari a nome dei Filosofi lungo l'Oglio ha consegnato il Premio internazionale per l'espressione di un pensiero vissuto e offerto a chi ascolta sul ponte dell'incontro, lungo i fili della rete di un'umanità dispersa, per l'instancabile fiducia in un'attesa ragionata.

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«Un'esistenza tutta dedicata al pensiero, al dialogo, alla relazione con ogni creatura. Paolo De Benedetti, infatti, non è solo un grande studioso, ma è soprattutto un uomo che ha realizzato nella vita molti dei temi oggetto della sua riflessione, così come questa riflessione si è costantemente alimentata dalle sue esperienze di vita».

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