Questo ci deve orientare anche sul presente». Saranno così sei donne le protagoniste della quinta edizione del festival Fare Memoria, nato come costola del festival Filosofi lungo l'Oglio, che vede l'adesione anche del prefetto di Brescia Valerio Valenti, oltre che di Regione e Provincia. La rassegna parte il 3 febbraio alle 20,45 a Chiari, nel salone Marchettiano di via Ospedale Vecchio 6, con Anna Foa, tra le maggiori studiose della condizione femminile nella Shoah. L'8, stessa ora, nel palazzo municipale di Rovato, ci sarà Paola Fargion, autrice del fortunato romanzo «Diciotto passi». Il 10 doppio appuntamento con due testimonianze a Orzinuovi, alla Rocca San Giorgio in piazza Garibaldi, con Paola Vita Finzi ed Elena Ottolenghi, vittime delle leggi razziali. Per concludere, l'incontro con Tatiana e Andra Bucci, le due sorelle che, scampate allo sterminio perché scambiate per gemelle, sono finite nelle mani del dottor Mengele. Racconteranno la loro storia il 12 febbraio a Flero, al teatro comunale Le Muse, sempre alle 20,45; previsto anche un intervento di David Meghnagi. Oltre ai comuni coinvolti, il Festival ha la collaborazione di Consigliera di parità e Università Roma Tre. L'ingresso è gratuito.
Mercoledì, 27 Gennaio 2016 03:15
Shoah, fare Memoria con occhi femminili
Federica Pacella - Il Giorno - ed. BergamoBRESCIA - Una ferita di genere nell'orrore della Shoah. Essere donna nei campi di concentramento significava essere violata nella dignità, quando ci si doveva spogliare di tutti i propri abiti e subire il taglio dei capelli. «Ancor peggio per le donne incinta, che vedevano morire bruciati o annegati i figli appena nati ricorda Francesca Nodari, presidente e direttore scientifico della Fondazione Filosofi lungo l'Oglio anche per questo ho avvertito, in quanto donna, la necessità di approfondire questa ferita di genere, non senza incontrare difficoltà.
Informazioni aggiuntive
- autore: Federica Pacella
- giornale: Il Giorno - ed. Bergamo
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