UNA TRADIZIONE sempre più radicata nel dna di un territorio e di una provincia, dove per storia e vocazione la filosofia e le riflessioni attorno ai massimi sistemi non rappresentano esattamente il pane quotidiano. «Pane quotidiano per tutta l'umanità» che, in piena continuità con le suggestioni propagate da Expo (ma, comprensibilmente, in chiave intellettuale), è stato invece il leitmotiv di questa edizione appena mandata in archivio, declinato attraverso una serie di lectio magistralis «che hanno portato i filosofi in mezzo alla gente, nella consapevolezza che la diffusa richiesta di senso sia un bisogno sociale da soddisfare e che va preso, davvero, sul serio». Una disamina a più voci che ha visto sfilare alcuni dei grandi protagonisti del pen-siero internazionale: dall'antropologo francese Marc Augé - tra i maggiori africanisti ed etnologi del nostro tempo, cui fra l'altro è andata la quarta edizione del Premio Internazionale Filosofi lungo l'Oglio - Un libro per il presente per il volume «Les Nouvelles Peurs» - a Jean-Luc Nancy, passando per Carlos Alberto Torres, docente all'Universi ty of California (Los Angeles) e visiting professor nel Nord e Sud America, in Europa, Asia e Africa. E ancora, il meglio del pensiero italiano: da Domenico De Masi a Leonardo Becchetti, da Francesco Miano all'autentica star Massimo Cacciari, passando per Arnoldo Mosca Mondadori, Chiara Saraceno, David Meghnagi, Franco Riva, Armando Savignano, Francesca Rigotti, Massimo Donà, Remo Bodei, Salvatore Natali e la madrina del festival Maria Rita Parsi, giusto per citarne alcuni.
CIASCUNO, a suo modo, ha contribuito ad impreziosire il decennale dei Filosofi lungo l'Oglio, festival che tra l'altro è stato selezionato dalla Giuria internazionale dell' Effe (Europe for Festivals, Festivals for Europe Label) come meritevole del riconoscimento di Effe Label 2015/2016 e che entra così a far parte della piattaforma, che rappresenta 31 paesi europei, dei festival «that stand for artistic quality and have a significant impact on the local, national and internatio-nal level». La rassegna sarà dunque inserita in una particolare guida che sarà presentata in estate nella sua versione interattiva online e proposta in formato cartaceo in occasione dell'Effe Award Cerimony, che avrà luogo nel settembre prossimo. «Siamo molto soddisfatti per il risultato raggiunto -gongola Nodari -: l'ulteriore crescita del Festival ci conferma il progressivo radicamento nel territorio di una manifestazione attesa e seguita nonostante le distanze da percorrere e i fitti appuntamenti. Si conferma, quasi fosse un dato sociologico, il bisogno, diciamo pure la fame di conoscenza, di approfondimento e di confronto. Di qui la nostra tenacia e insieme la nostra convinzione nel promuovere questo Simposio di Pensiero e di Parole, proponendo,di anno in anno, questioni cruciali per l'umano e il suo stare al mondo».
GUAI, però, a sedersi sugli allori...durante l'ultima serata del Festival, Maria Rita Parsi, Armando Savigano e la stessa Nodari hanno annunciato la parola chiave della prossima edizione, l'undicesima, che sarà «Gratuità»: il conto alla rovescia è già iniziato.