Più appuntamenti, più relatori, più comuni bresciani coinvolti nella kermesse. Passione ed entusiasmo, invece, sono gli stessi di sempre: catalizzati nel cuore di una manifestazione (al giro di boa dell'ottava edizione) che è ormai diventata un vero e proprio riferimento culturale dell'estate bresciana, conservando intatto anno dopo anno l'obiettivo prioritario di «offrire lezioni magistrali di alta divulgazione, su temi fortemente legati all'esistenza di ognuno e affidandone la disamina ai grandi maestri del pensiero contemporaneo». A ribadire il concetto ieri mattina, durante la presentazione, ci ha pensato il direttore scientifico Francesca Nodari, anche quest'anno al timone del festival «Filosofi Lungo l'Oglio», percorso di ricerca itinerante il cui centro nevralgico si svilupperà attorno al simbolico tema «Noi e gli altri». Come si anticipava, la rassegna - che gode dell'alto patronato del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dei patrocini del Mibac, della prefettura di Brescia, della consigliera di parità della Provincia di Brescia, dell'assessorato Culture, identità e autonomie della Lombardia, delle province di Brescia e Cremona, dei Parchi Oglio Nord e Sud nonché dei vari enti ospitanti - si snoderà attraverso molteplici comuni bresciani, ai quali per la prima volta si affiancheranno due «new entry»: Palazzolo e Rovato. Realtà pronte a fare il paio con le classiche location del festival, che partendo dalla Bassa bresciana e toccando le località rivierasche o attigue al «sommo vegliardo», in un arco temporale di oltre quaranta giorni raggiungerà poi le estremità dei Parchi Oglio Nord e Sud, facendo scalo cittadino a Brescia e ampliando il proprio orizzonte appunto verso la Franciacorta. La prima tappa del viaggio dei Filosofi è fissata per giovedì 6 giugno a Orzivecchi, allorché a palazzo Martinengo Edoardo Boncinelli si concentrerà sulla «Percezione degli altri», leitmotiv tematico che lunedì 10 (al relais Franciacorta di Colombaro di Corte Franca) secondo il linguaggio cognitivo targato Vanni Codeluppi sarà invece «Vivere nell'era dello schermo». Non mancheranno naturalmente illuminati esponenti della scuola francese come l'antropologo dei nonluoghi Marc Augé e la pensatrice Danielle Cohen-Levinas (nuora del grande filosofo Emmanuel Levinas), ospiti rispettivamente il 14 nella Chiesa S. Maria del Carmine di Brescia e il 25 alla Fondazione Morcelli Repossi di Chiari; riconferma di lusso, quella di Bernhard Casper il noto filosofo tedesco terrà due lezioni magistrali: l'una ispirata al tema del festival – il 15 luglio a Rovato - l'altra, dedicata invece alla città di Travagliato (che gli ha conferito la cittadinanza onoraria lo scorso 7 luglio 2012) e incentrata sulla disamina, dal punto di vista di una teologia monumentale, delle ripercussioni filosofiche della pittura targata Vincenzo Civerchio (mercoledì 17 luglio, nella chiesa parrocchiale di Travagliato). Sfilando il fitto cartellone di appuntamenti, un altro dei clou annunciati è quello in programma mercoledì 26 giugno, sempre a Travagliato: attesissimo relatore d'eccezione sarà infatti Massimo Cacciari, che a Palazzo Ziliani srotolerà una relazione dal titolo «Il prossimo e il nemico». La manifestazione - che domenica 16 giugno, al Centro Pastorale Paolo VI a Brescia, proclamerà tra l'altro il vincitore della seconda edizione del Premio Internazionale di Filosofia «Filosofi lungo l'Oglio. Un libro per il presente» - ospiterà in territorio bresciano anche un'altra variegata serie di nomi illustri, attinti dal meglio del pensiero italiano contemporaneo: da Salvatore Natoli a Maria Rita Parsi, rispettivamente padrino e madrina del Festival (uno protagonista a Villachiara, l'altra a Orzinuovi); da Duccio Demetrio a Umberto Curi, passando per Francesca Rigotti, Remo Bodei, Stefano Semplici e Piero Coda, impegnati tra Barbariga, Brandico, Corzano, Palazzolo, Erbusco e Castrezzato. L'orario d'inizio comune a tutte le serate, a ingresso libero, è fissato alle 21.15.
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