"La memoria di Dio" il titolo emblematico della lectio magistralis del grande teologo e biblista, sui cui testi si sono formate intere generazioni. Primo traduttore in Italia di "Resistenza e resa" di Bonhoeffer, propugnatore della fragilità della stessa Trascendenza, De Benedetti è approdato alla formulazione di una teologia del debito estesa a tutte le creature.
Uomo di frontiera, di grande apertura intellettuale e profonda spiritualità, definisce "marrana" la sua identità confessionale per la presenza simultanea di fedeltà ebraiche e convinzioni cristiane, in combinazione instabile ma irrinunciabile.
Dirige la prestigiosa collana "Pellicano Rosso" della Morcelliana ed è tra i curatori del Dizionario Bompiani delle Opere e degli Autori. Nel 2011 ha ricevuto, al Festival Internazionale della Cultura Ebraica di Casale Monferrato, il premio OyOyOy!, prima di lui assegnato a Emanuele Luzzatto, David Grossman, Abraham Yehoshua, Amos Oz.