«Nel XXI secolo, la sessualità, grande protagonista del XX, potrebbe esser avviata verso una dissoluzione, come pratica ma persino come tema. Il problema è immenso, le discussioni che lo riguardano sono squittii di un topo».
Qual è il motivo di questo cambio di direzione? E com'è possibile che un fenomeno di tale portata si abbatta su una società (che qualcuno definirebbe) «liquida» come la nostra? A queste e molte altre domande ha tentato di rispondere lo psicoanalista Luigi Zoja, autore de «Il declino del desiderio. Perché il mondo sta rinunciando al sesso», libro vincitore del 13esimo Premio Internazionale di filosofia Filosofi lungo l'Oglio.
A consegnare la targa, venerdì sera sul palco del teatro Agorà di Ospitaletto, è stata Francesca Nodari, direttrice scientifica del festival (che si snoda tra il bresciano, il bergamasco e il cremonese), che insieme alla presidente della giuria Francesca Rigotti ha tessuto la laudatio del professore di fama mondiale.
Zoja, già a capo dell'Associazione Internazionale di Psicologia Analitica, ha sollevato nel corso della serata alcuni aspetti presenti nel suo studio su carta, riguardo le motivazioni di una generale «fuga dall'intimità dei corpi», in un mondo iperconsumista che risolve se stesso nell'immagine, «collaterale dell' eros».
Non sono poi mancati i saluti dell'Amministrazione comunale che, con l'Assessorato alla Cultura, ha patrocinato l'evento. «Una serata speciale che ci vede riuniti per celebrare la filosofia e il suo potere illuminante - ha esordito l'assessora Silvia Guarneri - Ospitaletto ha l'onore di assumere il ruolo di protagonista culturale, ospitando il prestigioso Premio, un libro per il presente. Un riconoscimento che, anno dopo anno, valorizza opere di grande spessore».