«Grazie a Filosofi lungo l'Oglio perché ci ha costretto anche questa sera a lasciare il nostro comodo divano e la nostra televisione per uscire e imparare qualcosa di più della nostra vita» ha dichiarato il sindaco Roberto Groppelli in apertura della serata.
Ospite dell'evento, Haim Baharier, nato a Parigi nel 1947 da genitori ebrei di origine polacca, entrambi sopravvissuti ad Auschwitz. Pensatore, studioso e filosofo, Baharier ha compiuto studi scientifici in Francia e negli Stati Uniti. Anche matematico e psicoanalista è tra i principali studiosi di esegesi biblica e pensiero ebraico.
Tra i suoi libri: Le Dieci Parole, Il Decalogo Come Non Lo Hai Mai Sentito Raccontare, I Fini Ultimi, La Cura Responsabile, Il Tacchino Pensante, La Valigia Quasi Vuota, La Genesi Spiegata Da Mia Figlia, Generare Rispondere o Domandare e Il Cappello Scemo. Il tema affrontato da Baharier per l'edizione 2024 del Festival è stato «Il desiderio».
Lo studioso ha parlato dell'etica del desiderio, mettendo a confronto il desiderio e la pulsione. Baharier ha esplorato i concetti di desiderio e pulsione attraverso un'ottica particolare, spesso intrecciando elementi della tradizione ebraica con la psicoanalisi e la filosofia. Attraverso un percorso, partito dalle origini narrate dalla genesi biblica, il filosofo ha cercato di capire, assieme alla platea roncadellese, l'essenza del desiderio e cosa c'è di etico nel desiderio e quando, invece, si tratta di pulsione.
A moderare l'evento la professoressa Francesca Nodari che ha salutato e ringraziato tutti i presenti «Saluto l'assessore Zanotti, ringrazio tutta l'Amministrazione Comunale e don Michele Ciapetti che all'ultimo è riuscito a consentirci di ripararci nel teatro». L'evento era infatti stato pensato per essere ospitato all'interno della cornice del parco Cono Ottico, ma è stato spostato all'interno del teatro Aurora causa maltempo.