Avrà come titolo generale «Dire io» la XVII edizione del festival itinerante Filosofi lungo l'Oglio, che si svolgerà da venerdì al 31 luglio in diverse località delle province di Brescia, Bergamo e Cremona.
«La specificità di questo festival spiega Francesca Nodari, presidente della Fondazione Filosofi lungo l'Oglio consiste nel suo format: la nostra rassegna si estende su un arco di oltre 40 giorni, come a volersi riappropriare di un "tempo lento" che fino a un recente passato caratterizzava le nostro province. Dal punto di vista spaziale, il festival si articola tra piazze, castelli, dimore signorili, cascine, chiese, sinagoghe, cineteatri: il pensiero tende così a farsi nomade, seguendo idealmente il percorso del fiume Oglio e confrontandosi con la memoria dei luoghi, con le testimonianze vive di una plurimillenaria presenza dell'uomo nei territori».
Riguardo al tema scelto per quest'anno, «Dire io», Francesca Nodari ricorda come «la graduale affermazione dell'individualità, nel corso dell'età moderna, si sia accompagnata al riconoscimento dei diritti inviolabili dell'essere umano: su questo punto, Norberto Bobbio parlava di una "rivoluzione copernicana" nell'etica e nella politica. L'individualismo, così inteso, è alla base della democrazia ("Una testa, un voto") ma anche della narrativa e della poesia moderne, nel loro tentativo di indagare le sfaccettature di quella realtà a cui ci riferiamo usando il pronome "io"». «Oggigiorno aggiunge Nodari si direbbe però che la moderna rivendicazione della centralità dell'individuo stia lasciando il posto a un'egolatria, a una forma di idolatria dell'io: in campo lavorativo ed economico, tendiamo a comportarci come se fossimo tanti Robinson Crusoe insediati nelle loro isolette, da cui periodicamente si allontanano, pagaiando sulle loro canoe, solo per poter scambiare banane con noci di cocco.
L'individualismo conduce inevitabilmente a un ripiegamento egoistico su sé stessi? La ricerca della realizzazione personale si può accordare con il perseguimento di un "bene comune"? Sono queste alcune delle domande a cui l'edizione 2022 del festival cercherà di rispondere». Tra gli ospiti-relatori della rassegna figureranno Massimo Cacciari, Francesca Rigotti, Umberto Curi, Nicla Vassallo, Michela Marzano, Donatella Di Cesare, Massimo Donà, Umberto Galimberti, l'economista Stefano Zamagni, il teologo Pierangelo Sequeri, la psicologa Maria Luisa Parsi, il filologo Maurizio Bettini, il sondaggista Ilvo Diamanti; nell'incontro di apertura venerdì alle 21,15, a Brescia, nell'auditorium San Barnaba il monaco Enzo Bianchi condurrà una riflessione sul tema «Io come noi»; seguiranno le altre conferenze e lezioni magistrali, sempre con inizio alle 21,15 e a ingresso libero, con la possibilità di versare un contributo. Giovedì 21 luglio la sede della Fondazione Filosofi lungo l'Oglio aVillachiara (Bs) ospi- terà un incontro istituzionale («In piedi davanti a una donna») in cui si tratteranno le questioni della parità di genere e della violenza contro le donne: è prevista la presenza, tra gli altri, della ministra Elena Bonetti e della deputata Lucia Annibali.
L'edizione di quest'anno comprenderà anche una sezione intitolata «Filosofi a tavola»: cinque appuntamenti alle 20, nei venerdì di luglio, in cui si intrecceranno filosofia e cucina, con aperitivi e menu curati dalla chef bergamasca Francesca Marsetti (ingresso a 38 euro). Segnaliamo infine i relatori, le date e i titoli dei tre incontri che si terranno in provincia di Bergamo: lunedì13 giugno a Caravaggio, nel chiostro di San Bernardino, sarà ospite della rassegna il latinista Ivano Dionigi («Quali parole per nominare questo presente»); martedì 5 luglio, nel Palazzo Cortesi di Credaro, il pedagogista Duccio Demetrio («In età adulta: politropie, fragilità, silenzi»); il 12 luglio a Bergamo Alta, in Sala Piatti, il filosofo Salvatore Natoli («L'edificazione di sé»). Info: filosofilungologlio.it. Giulio Brotti Francesca Nodari, presidente della Fondazione Filosofi lungo l'Oglio