Come detto nell'occasione sono stati onorati Settimia Spizzichino e Vito Fiorino. La vita di Settimia Spizzichino è uno dei pochi esempi di salvezza dal campo di Auschwitz - Birkenau. Fu l'unica donna a salvarsi dal rastrellamento operato nel ghetto ebraico di Roma il 16 ottobre 1943: dovette affrontare la "marcia della morte" fino all'altro campo di Bergen - Belsen, dove si nascose tra i cadaveri in attesa della liberazione. Nel corso della sua vita divenne una delle preminenti testimoni e memorie storiche della Shoah nel nostro paese.
L'esempio di Vito Fiorino è il simbolo delle più recenti discriminazioni. Originario di Bari, ma cresciuto a Sesto San Giovanni, Vito è un falegname e pescatore per passione, trasferitosi da molto tempo a Lampedusa. Qui, il 3 ottobre 2013, è stato soccorritore durante una delle terribili tragedie in mare: fu lui a dare l'allarme alla Capitaneria di porto, riuscendo a salvare 47 migranti, tra cui una donna. Proprio Fiorino era presente alla celebrazione e ha commosso tutti con il suo racconto: ha ancora contatti con i migranti che ha soccorso, che tutt'oggi lo chiamano «papà» e che ogni anno, in occasione dell'anniversario della tragedia, i ragazzi eritrei da lui salvati (che vivono nel Nord Europa) tornano per salutarlo e commemorare la ricorrenza insieme a lui.
Alla cerimonia in suo onore è stato trasmesso un contributo video di Pietro Bartolo, medico dell'isola di Lampedusa, noto alle cronache di migrazione, oggi europarlamentare a Bruxelles.
Nel corso della cerimonia, oltre alla presidente della Fondazione Filosofi lungo Foglio Francesca Nodari, sono intervenuti il Direttore dell'area pastorale per la mondialità della Diocesi di Brescia, don Roberto Ferranti, la professoressa Anna Foa e il sindaco di Barbariga, Giacomo Uccelli. «Oggi siamo qui a render giustizia alla storia, oggi siamo qui a commemorare vite o gesti spese per il bene comune. Oggi diamo un titolo di merito ai giusti della storia ha sottolineato il primo cittadino Vogliamo dare anche un messaggio di speranza, perché se e vero che l'uomo può macchiarsi delle più terribili azioni, è altresì vero che questi sono gesti che passeranno alla storia come eroici nella loro bontà».