Come già accaduto in passato, anche quest'anno il rinomato Festival filosofi lungo l'Oglio, giunto ben alla XVI edizione, è approdato a Caravaggio. Per motivi ormai noti, posti limitati ma non per questo quantitivamente pochi. Erano ben 280. Il grande interesse che sa riscuotere questa manifestazione e la notorietà dell'ospite hanno però fatto sì che si esaurissero in breve tempo, tanto che le prenotazioni sono state chiuse già da settimana scorso, e non lunedì 14 giugno, come stabilito inizialmente.
E così tutte le sedute, o quasi (pochi gli iscritti che alla fine non si sono presentati), sono state occupate. Tra il pubblico anche alcuni consiglieri comunali, oltre che il sindaco Claudio Bolandrini. "Un onore averla qui con noi — ha affermato il primo cittadino rivolgendosi all'illustre relatore —. Questo appuntamento è un segno di speranza per la comunità. Quando siamo stati privati della cultura in presenza, abbiamo avvertito la sua mancanza".
Il professore Cacciari non avrebbe avuto bisogno di presentazione, ma non guasta mai una breve introduzione, affidata a Francesca Nodari, nonché presidentessa della Fondazione Filosofi lungo l'Oglio. Tema della serata: la morte della filosofia. "Un doppio genitivo: la morte come oggetto della riflessione filosofica e la fine della stessa filosofia" ha spiegato il relatore.
Due eccezioni, trattate entrambe con chiarezza e sintesi, così da non annoiare e permettere di comprendere anche a quanti non masticassero filosofia. Punto iniziale della relazione di Cacciari: l'oggetto su cui la filosofia riflette ossia ciò che inquieta, spaventa, conduce all'angoscia ed è la morte. Ha parlato poi anche dell'essente mortale, metafisca,... per approdare alla rivoluzione scientifica, quando la stessa filosofia deve giustificare la propria esistenza.
Un percorso, questo delineato da Cacciari, che ovviamente è stato sostenuto da citazioni, tra dichiarazioni e titoli di opere dei più grandi filosofi: Platone, Kant, Hegel, etc. Una piacevole lectio magistralis, come detto, resa particolarmente speciale anche per la location scelta. Grazie al meteo favorevole, infatti, l'incontro si è svolto all'aperto a San Bernardino, dapprima sotto un meraviglioso tramonto e poi sotto un cielo stellato.
Inutile scrivere che Cacciari, terminato il suo intervento, ha ricevuto un fragoroso applauso dai presenti ed è stato omaggiato sia da Nodari per la Fondazione Filosofi lungo l'Oglio sia da Bolandrini per la comunità caravaggina. Entrambi hanno espresso il loro desiderio di poter aver nuovamente Cacciari come ospite.
Al termine della serata c'è chi è tornato subito verso casa, chi invece si è fermato ai chiostri per acquistare dalla bancarella, allestita appositamente, i libri di Cacciari che si è messo a disposizione per i firmacopie. Molti sono stati anche coloro che hanno accolto l'occasione per visitare la magnifica chiesa di San Bernardino con gli affreschi da poco restaurati. La cultura in presenza è tornata. Godiamoci un po' di arte e di filosofia, oltre che di buona musica live.