Ad intervenire, il 28 settembre a Orzinuovi (Bs), il celebre economista Stefano Zamagni a partire da una interessante riflessione di natura sociale e politica legata alla società contemporanea. Una società che, come dice Zamagni, cade vittima di una nuova ossessione: l'aporofobia, ovvero la paura del povero, deve essere ripensata. Il riformismo non basta. Di qui le domande: Come impegnarsi? Come capire e, al tempo stesso, come agire? Da cui il tema del suo intervento: La politica della vita confuta l'etica della vita umana: che fare contro l'aporofobia? La paura ha, però, bisogno di essere oggettivata in un capro espiatorio:"gli ultimi della società, ovvero i più indigenti e vulnerabili lasciati in balia del proprio destino. A partire da queste considerazioni, si aprono numerosi scenari sociali e politici in cui la parola chiave di quest'anno, "essere umani", trova una sua potente declinazione. Nelle fasi di passaggio d'epoca, come quell aattuale, bisogna passare dall'economia politica all'economia civile e capire che anche il modello di welfare va cambiato.
In parallelo alle riflessioni di Zamagni su politica esocietà il 30settembre, ha parlato a Barbariga (Bs), Marco Ermentini, uno dei grandi protagonisti del Festival Filosofi lungo L'Oglio. Fondatore della Shy Architecture Association che raggruppa il movimento per "l'architettura timida', che ha affrontato un tema a lui caro, ovvero l'importanza di Un nuovo contratto con il mondo: abitare timido. Come dice Ermentini, "ll pensiero timido non è il malato della società. ma il medico".
Nella società del consumo, dell' esibizione e dell' apparenza. non c' è posto per la timidezza. Se il mito della società contemporanea consiste nell' affermazione di sé e nella cultura dell' io, i valori del rispetto dell' altro e della considerazione del diverso non trovano terreno fertile in cui crescere e per questo vanno riaffermati. Allo stesso modo, vedendo la tendenza di un'architettura "gridata" ed esibita a qualunque costo, la novità diventa il tentativo di ricucire un rapporto di continuità con il passato.
Il Festival Filosofi lungo l'Oglio, diretto dalla filosofa Francesca Nodari, è stato insignito anche quest'anno, dopo sei anni consecutivi, della prestigiosa medaglia del Presidente della Repubblica ed è l'unico Festival di Filosofia ad aver ricevuto per tre bienni consecutivi il marchio europeo Effe Label 2019-2020, progetto sostenuto dalla Commissione Europea e realizzato da EFA, Associazione dei Festival Europei per premiare l'impegno artistico e la capacità di coinvolgere le comunità locali che guardano all'Europa