«Riteniamo che l'incontro di stasera sia cruciale - ha esordito Francesca Nodari, direttrice scientifica della rassegna filosofica - Perché ci regala lo spunto da cui parte il tema centrale di quest'anno: condividere. Fondamentale è riscommettere sull'umano non chiedersi chi sono io ma chi è l'altro per me, perché io sono qua».
In una società contemporanea diso-rientata, afflitta dalla dittatura dell'io, si sente la necessità di intraprendere l'esercizio al dialogo, praticare una vita buona e vivere la libertà intesa come pienezza di legami, perché nessuno sta bene da solo. «In un momento di glo balizzazione - ha esordito il monsignore - In cui tutti siamo connessi, il problema è quello di convivere in pace tra diversi, una grande sfida che comincia dalle famiglie, passando per i paesi, città., nazioni. Il virus crescente dell'individualismo che si insinua ín noi, è il vero peccato originale, che puoi essere combattuto con la fraternità». Una grande sfida dunque è ri-scoprire la felicità del vivere as-sieme che richiede si fatica, ri-nuncia, amore appassionato e re-sponsabilizzazi one ma che dopo la riflessione di lunedì l'uomo sem-bra essere pronto a intraprendere.