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Desiderare è la parola chiave della 19a edizione del Festival Filosofi lungo l'Oglio. Un tema che ha molto a che fare con la nostra contemporaneità, in un'epoca segnata per molti aspetti dall'appiattimento socio-culturale ed in cui uomini, donne e soprattutto i più giovani faticano a guardare al futuro. È un desiderare «nonostante tutto», come ha sottolineato l'ideatrice e direttrice scientifica Francesca Nodari, presentando la manifestazione ieri nella sala Sant'Agostino del Broletto con il consigliere provinciale delegato Filippo Ferrari e numerosi sindaci dei Comuni aderenti. «Desiderare è quanto mai problematico, in un presente "liquido", in preda alle incertezze e alle paure anestetizzate da promesse di felicità che diventano presto illusioni o delusioni. Dobbiamo chiederci se il desiderare non rischi di tradursi in un diuturno appagamento di bisogni o di pseudo desideri alimentati da un consumismo senza posa e da una cultura dell'usa e getta che investe cose e persone».
Presentato il ciclo di incontri: ruoterà attorno ad una parola chiave. Tra gli ospiti Cacciari, Recalcati, Galimberti
Domenica, 21 Aprile 2024 17:44

BENVENUTI NELL'ERA DEL PHONO SAPIENS

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Mondi digitali. Le piattaforme social non sono in grado di rimuovere il vuoto narrativo attuale Postare, mettere like, condividere amplifica il disincanto senza generare empatia e vicinanza
Arianna Arisi Rota crea un paragone fra «I profughi di Parga» (1823) di Francesco Hayez e la condizione di milioni di persone che fuggono dalle loro terre Secondo i dati del rapporto dell’UNHCR riferiti alla metà del 2022, si contano oltre 89 milioni di persone nel mondo che hanno abbandonato forzatamente la loro abitazione. Una persona su 78 sulla terra è stata costretta a lasciare la sua casa. Il 69% proviene da soli 5 Paesi: Siria, Venezuela, Afghanistan, Sud Sudan, Myanmar. Il 41% sono bambini.
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Le Video lezioni

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