Il professor Dionigi terrà la lectio dal titolo “Quali parole per nominare questo presente”, dove declinerà il tema di quest’anno della rassegna - “Dire io”. «Oggi noi siamo chiamati a un duplice compito: richiamare dall’esilio le parole dei padri e creare parole nuove per nominare il nostro tempo. Scontando il fallimento di ogni parola che muore, testimoniando il successo di ogni parola che vive», si legge nella presentazione del suo intervento. L’analisi dell’impoverimento del linguaggio è tanto necessaria in un’epoca, come il nostro presente, che vive di paradossi e ossimori, tra possibilità concesse anche dagli strumenti digitali e reali capacità di conoscenza, tra complessità e moltiplicazioni dei problemi economici, sociali e morali. Continua il professore: «Costruttori di una quotidiana Babele linguistica, avvertiamo il bisogno di un’ecologia linguistica che restituisca alla parola il potere di svelare e non sequestrare la realtà. Un compito difficile e, a tratti, drammatico, perché la cosa è sempre più sfuggente, rarefatta, smaterializzata». Dal mese di maggio, è nelle librerie l’ultimo lavoro di Ivano Dionigi, “Benedetta parola. La rivincita del tempo”, edito da Il Mulino.
Tutti gli appuntamenti sono organizzati dalla Fondazione Filosofi lungo l’Oglio, selezionati dal direttore scientifico, la filosofa Francesca Nodari, e saranno come sempre gratuiti, con la possibilità di contribuire con un’offerta libera, per sostenere il festival e le attività della Fondazione.
Ivano Dionigi ha insegnato Lingua e Letteratura latina ed è direttore del Centro studi “La permanenza del classico” presso l’Università di Bologna. Attualmente Presidente del Consorzio Almalaurea, è stato Magnifico Rettore dell’Università di Bologna dal 2009 al 2015. Presidente della Pontificia Accademia di Latinità per nomina del Pontefice Benedetto XVI (2012); carica rinnovata da Papa Francesco (2017); dirige la rivista “Latinitas”; siede nel comitato scientifico redazionale di prestigiose riviste internazionali ed è membro effettivo di centri studi e accademie. La sua ricerca si è orientata su molteplici versanti: romano e greco, pagano e cristiano, classico e umanistico, latino e italiano, antico e moderno; recentemente ha lavorato sulla fortuna dei classici nella letteratura e nella cultura italiana moderna e contemporanea, fornendo anche traduzioni d’autore, in particolare di Lucrezio e Seneca.