Nuove voci illustri quali Asher Colombo, Brunetto Salvarani e Ludwig Monti arricchiranno i nuovi appuntamenti della XVI edizione del Festival Filosofi lungo l’Oglio, diretto da Francesca Nodari. La maratona itinerante del pensiero all’insegna di Eros e Thánatos, in programma fino al 23 luglio, vedrà anche la presenza di Giovanni Ghiselli, che sostituirà Silvia Vegetti Finzi, impossibilitata a partecipare all’edizione 2021 del festival.
Primo incontro della settimana, martedì 22 giugno a Brescia, al Parco del Viridarium, con Asher Colombo e Brunetto Salvarani che interverranno sul tema “Tra la solitudine di chi resta e il dopo”. Con loro Alberto Ceresoli, Direttore dell’Eco di Bergamo per affrontare l’argomento della pandemia. E’ particolarmente emblematico parlarne proprio a Brescia, che, insieme a Bergamo, sono state le città più colpite in Italia dall’emergenza sanitaria.
Asher Colombo è professore ordinario di Sociologia all’università di Bologna dal 1998, è stato dottore di ricerca in Sociologia presso l’Università di Trento e visiting scholar nelle università di Brown (Providence, RI), di Berkeley (CA) e Windsor (ON, Canada). Ha diretto la rivista Polis. Studi e ricerche su società e politica in Italia e ha collaborato con Istat, Fieri, Ministero dell’Interno e altre istituzioni. Attualmente i suoi principali interessi di ricerca sono rivolti allo studio degli atteggiamenti e dell’organizzazione sociale della morte in Italia e in Europa negli ultimi due secoli. È responsabile nazionale del progetto PRIN – “Death, Dying and Disposal in Italy: Attitudes, Behaviours, Beliefs, Rituals” che coinvolge sei università italiane. Inoltre, è presidente della Fondazione di ricerca Istituto Carlo Cattaneo di Bologna. Tra le sue ultime pubblicazioni, ricordiamo: Fuori controllo? Miti e realtà dell’immigrazione in Italia, Il Mulino 2012; La solitudine di chi resta. La morte ai tempi del contagio, Il Mulino 2021.
Brunetto Salvarani è teologo e saggista, è considerato uno dei maggiori esperti di dialogo ecumenico e interreligioso. Intellettuale poliedrico, appassionato ed esperto di musica, il cardinale Gianfranco Ravasi lo ha definito «infaticabile cultore dei nessi espliciti e segreti tra Bibbia e cultura contemporanea». Studioso di teologia narrativa, ha scritto numerosi contributi sul tema della non violenza ed è considerato come uno dei maggiori esperti di dialogo ecumenico e interreligioso. Da sempre impegnato a favore della pace in Israele/Palestina, collabora da diverso tempo con l’associazione “Neve Shalom - Wāħat as-Salām”, nata per dimostrare che è possibile la coesistenza pacifica tra ebrei e palestinesi sulla base di una mutua accettazione. Tra le sue più recenti opere citiamo Teologia per tempi incerti, Laterza, 2018; L’infinito viaggiare. Abramo e Ulisse, con L. Monti, EDB, 2020; Dopo. Le religioni e l’aldilà, Laterza, 2020.
A loro, il 22 giugno, il compito di affrontare un tema di stringente attualità in quanto legato all’analisi delle conseguenze della pandemia nella nostra vita sociale. Colombo e Salvarani, in un intervento dal titolo evocativo, “Tra la solitudine di chi resta e il dopo” rifletteranno su come la pandemia e le severe misure destinate a fronteggiarla hanno scompaginato la vita sociale di tutti. Ma se molte delle occasioni di socialità sono solo sospese, altre sono perdute per sempre. La morte in solitudine di una persona cara, la negazione dell'ultimo saluto, l'annullamento del rito funebre, la frettolosa sepoltura: sono rituali sociali fondamentali che non potranno essere recuperati da chi ha sofferto una perdita durante la lunga emergenza. Quali effetti ha avuto tutto questo sulle credenze, sugli atteggiamenti verso la morte, sulle pratiche funebri? Come abbiamo risposto alle drastiche restrizioni che si sono rese necessarie?
Giovedì 24 giugno a Orzivecchi (Bs) ci sarà l’incontro con Ludwig Monti per parlare di “Qohelet e Gesù: lo stile della gioia come lotta contro la morte”.
Ludwig Monti nato a Forlì nel 1974, è Monaco della Comunità di Bose, biblista, dottore di ricerca in ebraistica e collabora alle riviste «Parola», «Spirito e Vita», «Ricerche storico bibliche», «Rivista Biblica», «Rivista del Clero» e «Rivista Liturgica». Si occupa prevalentemente di cristianesimo delle origini, in particolare delle prime comunità cristiane nel contesto dei movimenti giudaici contemporanei, con degli sconfinamenti nei territori della patristica, della liturgia, della teologia e dell’antropologia. Tra le sue pubblicazioni: Credete nel Vangelo, Qiqajon 2018; I Salmi: preghiera e vita, Qiqajon 2018; Le domande di Gesù, San Paolo Edizioni 2019; Gesù uomo libero, Qiqajon 2020; L’ infinito viaggiare. Abramo e Ulisse (con Brunetto Salvarani), EDB 2020; Qohelet e Gesù. Credere in altro modo, San Paolo Edizioni 2021. Inoltre, ha pubblicato opere ascoltabili, come le meditazioni raccolte con il titolo: Lo Spirito Santo, compagno inseparabile di Gesù, 2018 e sempre nello stesso anno ha tenuto corsi biblici intitolati Seguire Gesù oggi.
Nell’incontro di giovedì 24 giugno l’autore ci propone una rinnovata lettura cristiana di Qohelet o Ecclesiaste, il testo contenuto nella Bibbia ebraica e cristiana: “Qohelet e Gesù: lo stile della gioia come lotta contro la morte”. Il piccolo e aureo libretto di Qohelet sembra scardinare tutte le nostre certezze e consegnarci a un pessimismo disperante. Leggendolo in profondità ci si accorge invece di come sia un preziosissimo aiuto a vivere “sotto il sole” e a guardare in modo nuovo la realtà. La sapienza di Qohelet ci spinge a credere, pensare e vivere in altro modo. Lo stesso ci ha insegnato a fare Gesù: commentando le sue parole e osservando il suo stile di vita descritto nei vangeli, si possono scoprire interessanti punti di contatto e di dialettica con Qohelet. Partendo da quello essenziale, ieri, oggi e sempre: “solo quando si ama a tal punto la vita e la terra, che sembra che con esse tutto sia perduto e finito, si può credere alla resurrezione dei morti e a un mondo nuovo” (Dietrich Bonhoeffer). Qohelet e Gesù sono davvero due autorevoli compagni di strada nel tentativo di reperire un senso su questa terra e di imparare a vivere altrimenti, con sapienza, intelligenza e gioia.
Venerdì 25 giugno sarà, invece, chiamato a intervenire Giovanni Ghiselli, che a Manerbio (Bs) parlerà di “Eros-Eris: amore e discordia”.
Giovanni Ghiselli dal 1978 è docente di ruolo di latino e greco nei Licei classici. Dal 1982 insegna al Liceo Galvani di Bologna. Ha tenuto corsi di Didattica della letteratura greca presso la SSIS dell’Università di Bologna. Attivo anche nell’ambito dell’aggiornamento per docenti, ha tenuto conferenze in numerose Università italiane, in particolare a Bressanone, Urbino, Genova, Pavia e Roma. Inoltre, ha svolto conferenze in licei, biblioteche, convegni, festival di filosofia, filologia, letteratura. Tra le sue pubblicazioni, solo per citarne alcune: Storiografi greci. Antologia di Erodoto, Tucidide, Senofonte, Polibio e Plutarco, Loffredo, Napoli 1999; Mythos kaì lógos, Loffredo, Napoli 2000; Ulisse, il figlio, le donne, i viaggi, gli amori, Loffredo, Napoli 2000; Topoi, miti e parole chiave, Canova, Treviso 2003; Erotikos logos, Canova, Treviso 2003; La vita felice di Seneca, Barbera-Rusconi, Siena 2005; Medea di Euripide. Il dramma e la rappresentazione dell’eterno femminino, Cappelli, Bologna 2007.
Parlando di “Eros-Eris: amore e discordia”, Ghiselli intende declinare questo binomio in diversi autori da Omero in avanti fino a D'Annunzio scegliendo i più significativi. Tra loro: Omero, Saffo, alcune tragedie greche come Supplici di Eschilo e di Euripide, Antigone di Sofocle, Alcesti di Euripide, Virgilio con Didone. Shakespeare con Antonio e Cleopatra e anche Riccardo III, Leopardi, D'Annunzio e Thomas Mann.
Tutti gli incontri, che si terranno, come di consueto, alle ore 21.00, e saranno ad ingresso libero. Si potrà accedere fino a esaurimento posti, nel rispetto delle normative anti-Covid. Per maggiori informazioni si consiglia di andare sul sito: www.filosofilungologlio.it
Il Festival Filosofi lungo l’Oglio è stato insignito anche nel 2021, dopo sei anni consecutivi, della prestigiosa medaglia del Presidente della Repubblica ed è l’unico Festival di Filosofia ad aver ricevuto per tre volte consecutive il marchio europeo Effe Label 2019-2021, progetto sostenuto dalla Commissione Europea e realizzato da EFA, Associazione dei Festival Europei per premiare l’impegno artistico e la capacità di coinvolgere le comunità locali che guardano all’Europa.
Il Festival si avvale dell’Adesione del Prefetto di Brescia e ha ottenuto il Patrocinio delle Province di Brescia, Bergamo e di tutti i Comuni coinvolti. Sponsor: BCC di Brescia, Cogeme SPA, Fondazione Cariplo, Fondazione Cogeme, IME, Consorzio Franciacorta, Fondazione ASM, Sabrina Lombardi – Amministrazioni immobiliari.