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14 Dicembre - Presentazione della pubblicazione "CORPO"
PER LA PRESENTAZIONE DEL III VOLUME DELLA COLLANA DEI FILOSOFI LUNGO L’OGLIO
Chiari – Ciclo “Filosofi lungo l’Oglio” La lectio magistralis “Corpo immortale?”
Tra le domande cruciali della filosofia, ci sono quelle sull’uomo: chi siamo? Il nostro essere si esaurisce nel corpo o va oltre la materia? Queste questioni non possono non riguardarci, perché ineriscono alla nostra esistenza: esse sono sempre attuali. Sul tema della natura umana si è concentrato Massimo Donà, docente di Filosofia teoretica presso l’Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano.
Casper filosofo dell’umanità del corpo
Il corpo è il «luogo» in cui possiamo ritrovare il senso autentico della nostra esistenza. Questo involucro, che per Platone era soltanto la «gabbia» dell’anima e che si trasforma nelle età della vita, è il tramite «di ogni accadimento del nostro esserci». E, soprattutto, dell’incontro con l’altro, inteso non come «oggetto» del mio volere ma come qualcosa di inafferrabile e di cui pure avvertiamo in varie forme il bisogno. Bernhard Casper, relatore d’eccezione in Santa Giulia per il primo appuntamento del ciclo «Filosofi lungo l’Oglio», interviene «Sul senso del nostro corpo» richiamandosi agli insegnamenti della fenomenologia di Husserl alla riflessione di Lévinas, che definisce il corpo «avvento stesso della coscienza», il cui essere «appartiene all’ordine dell’evento e non del sostantivo».
Quel corpo «quasi morto» separato dal cervello
Con un intervento tra scienza ed etica, Paolo Becchi ha chiuso il festival «Filosofi lungo l' Oglio»
Alla fine doveva arrivare. La morte, ombra di ogni discorso sul corpo, è stata più volte evocata al festival «Filosofi lungo l'Oglio» che proprio al tema del corpo ha dedicato nove incontri: l’ultimo martedì sera, nel parco di Villa Feltrinelli a Gerolanuova di Pompiano. Diversi relatori, nel corpo della manifestazione, hanno riflettuto sull’ambizione della scienza di creare un «corpo immortale». L’intervento conclusivo, affidato a Paolo Becchi, ha posto invece al centro il «corpo morto». O meglio, «quasi morto», perché i progressi in campo medico hanno fatto sì che sulla definizione del confine esatto tra vita e morte si sviluppino da tempo accesi dibattiti. La discussione non è mancata nemmeno l’altra sera, sollecitata dalle opinioni, tutt’altro che concilianti, espresse da Becchi sul tema della morte cerebrale.
Nancy: il corpo come teatro sulla scena del mondo
Folla per il filosofo a Padernello. Attrazioni e repulsioni, traversate e spinte, prese e abbandoni nell’esserci» delle persone. Spettatori assiepati sullo scalone d’onore settecentesco del Castello di Padernello e nella sala attigua, dove il relatore poteva vedere la sua immagine replicata in video: «Come nelle “Meninas” di Velàsquez», ha osservato sorridendo Jean-Luc Nancy. Lo studioso francese è stato protagonista sabato sera, del secondo appuntamento di «Filosofi lungo l’Oglio», la rassegna itinerante di conferenze curata da Francesca Nodari che mostra quanto elevata – e sottovalutata – sia la capacità di richiamo del pensiero.