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A fil di cuore
PANE QU0TIDIANO per tutta l'umanità è l'espressione chiave della decima edizione del Festival Filosofi lungo l'Oglio.
«La forza del sacro contro il tradimento del bambino»
La lezione della prof. Maria Rita Parsi ieri a Rovato. Domani l'ultimo incontro a Travagliato con Casper cl giardino notturno delle cicale, davanti alla biblioteca comunale di Rovato, ieri sera, occhieggiando alcune biciclette ben postate alla muraglia della cinta orientale, usate per venire dai paesi vicini e assistere alla lezione di Maria Rita Parsi, penultima serata del Festival dei Filosofi lungo l'Oglio dedicato al tema della Fiducia, quasi a guardia del corpo gentile e umile della professoressa dei bambini, Bernhard Casper, a slalom, è passato largo sul giardino.
Dalla parte dei bambini
«E la voce dei bambini è la più pura della voce del vento nella calma della vallata. Nella vallata quieta. E lo sguardo dei bambini è più puro dell’azzurro del cielo, del biancore latteo del cielo, e di un raggio di stella nella calma notte».
C. Peguy, Il portico del mistero della seconda virtù
La prof. Maria Rita Parsi e la dott.ssa Francesca Nodari presentano i rispettivi libri
L'Associazione culturale Filosofil lungo l'Oglio è lieta di invitare la S. V.
mercoledì 23 aprile, alle ore 17.00 al Circolo della Stampa, in corso Venezia 48 a Milano
dove la prof. Maria Rita Parsi e la dott.ssa Francesca Nodari presentano i rispettivi libri: Maladolescenza, edizioni Piemme, Milano 2014 e
Storia di Dolores. Lettera al padre che non ho mai avuto, Pagine, Roma 2013. Modera il direttore generale GSA, Luisa Poluzzi.
Noi e gli altri: «La vitale importanza di un’identità che si nutre di relazione»
Con una meditazione sull’alto mistero del Dio trinitario, che si manifestacome «abitato e vivificato dall’alterità », si è conclusa giovedì sera a Castrezzato l’ottava edizione del festival «Filosofi lungo l’Oglio», dedicata a «Noi e gli altri».
La fine della solitudine
«A poco a poco comincio a capire il più universale difetto del nostro tipo di formazione e di educazione: nessuno impara, nessuno tende, nessuno insegna – a sopportare la solitudine». F. Nietzsche, Aurora
Dopo l’intenso e applauditissimo intervento di Bernhard Casper sulla “Salita al Calvario” del Civerchio teso a mostrare la portata filosofica, spirituale e storica dell’opera sulla base di una teologia monumentale ove a emergere è ciò che Hans Belting definisce il processo di «temporalizzazione dell’immagine» che segna il passaggio dallo spazio prospettico e atemporale proprio del Rinascimento a «un evento che include tutto in sé» , cresce l’attesa per la lectio magistralis di Maria Rita Parsi – nota psicoterapeuta e scrittrice – in programma domenica 21 luglio, alle ore 21.15, in Piazza Vittorio Emanuele a Orzinuovi (Bs); [in caso di pioggia nell’attigua Chiesa di S. Maria Assunta]. Maria Rita Parsi –Presidente della Fondazione Movimento Bambino nonché membro della giuria del Premio Internazionale di Filosofia/Filosofi lungo l’Oglio. Un libro per il presente – rifletterà su La fine della solitudine.«Siamo ormai giunti al giro di boa finale di questa ottava edizione del Festival – ha dichiarato il direttore scientifico, Francesca Nodari – ma l’entusiasmo, l’attenzione, diciamo pure il calore del pubblico sono gli stessi della serata inaugurale. Elemento questo che di concerto con un’affluenza in costante aumento conferma nuovamente, tanto più in questo momento storico segnato da una crisi che pervade tutti gli ambiti della nostra vita vissuta, il bisogno diffuso di una richiesta di senso tradendo nel contempo, per usare il titolo di un’opera di Zygmunt Bauman, la voglia di comunità. Maria Rita Parsi, madrina del Festival, è ormai divenuta un ospite fisso e tra i più attesi di questo Simposio di Pensiero e di Parole. Sostenitrice di una psicologia umanistica e sempre in prima linea per la difesa dei diritti delle donne e dei bambini, Parsi sa unire alla competenza e alla professionalità, una grande passione e capacità comunicativa».
Maria Rita Parsi
La fine della solitudine
ore 21:15 - Piazza Vittorio Emanuele II, Orzinuovi (Bs)
(in caso di pioggia presso Chiesa S. Maria Assunta sita nella medesima piazza)
«Dolores racconta la mia sofferenza»
«Raccontare il proprio dolore e condividerlo, affinchè tale testimonianza possa essere d'aiuto a qualcun altro». Sono le parole di Francesca Nodari, filosofa e scrittrice bresciana, che ha presentato ieri la sua ultima fatica letteraria Storia di Dolores (Lettera al padre che non ho mai avuto) alla libreria dell'Università Cattolica di Brescia. Un romanzo autobiografico intenso nel quale l'autrice narra le vicissitudini di Dolores, nel drammatico rapporto con il padre. La presentazione, moderata dal giornalista Tonino Zana, è stata arricchita dagli interventi di Paolo Ferliga, psicoterapeuta e docente di filosofia e Maria Rita Parsi, psicoterapeuta e scrittrice di fama nazionale.
Una confessione, quella della Nodari, che vuole esorcizzare e archiviare il capitolo più difficile di un'intera vita. Un legame conflittuale, a tratti inesistente, con il padre. L'autrice parla attraverso le gesta di Dolores, la protagonista del romanzo, e il messaggio arriva dritto al cuore fino a commuovere gran parte del pubblico. «Non avrei mai potuto superare tutto questo - senza l'aiuto di mia madre, una donna straordinaria, e della mia famiglia». Un racconto che vuole essere supporto per chi si trovi in una situazione analoga: «Non bisogna vergognarsi della sofferenza, nè di ammettere il rapporto distruttivo che può instaurarsi con l'uomo che ci ha messo al mondo. Le violenze fisiche e psichiche, soprattutto, vanno denunciate sempre e comunque. Non importa dopo quanto tempo».
«Dolores è perseguitata da un padre che odia le donne - sottolinea Maria Rita Parsi - e intorno a questo scontro fondato su un odio assurdo, c'è la forza incommensurabile della solidarietà tra donne».
Negli occhi della madre di Francesca Nodari, al termine della presentazione, si possono quasi intravedere e sentire i pianti e le grida di un passato tormentato, ma anche una luce di speranza. La speranza che la sofferenza, se condivisa, possa essere più facile da superare. Per tutti.
Maria Rita Parsi eletta al Comitato Onu per i Diritti del Fanciullo
E’ di ieri la notizia della nomina della Prof.ssa Maria Rita Parsi al Comitato Onu per i Diritti del Fanciullo. In occasione della quattordicesima riunione, a New York, degli Stati parti, l’Italia conquista un nuovo, importante traguardo sul fronte della tutela dei diritti dei minori. I candidati eletti al Comitato “sono quelli che ottengono il maggior numero di voti, nonché la maggioranza assoluta degli Stati parti presenti e votanti”, come recita l’articolo 43 della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia (adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1989, di cui il nostro Paese e’ parte dal 1991).
Psicopedagogista, psicoterapeuta, saggista, scrittrice, editorialista, la Prof.ssa Parsi svolge un’intensa attività didattica e di formazione presso università, istituti specializzati, associazioni private. Docente di Psicologia, ha dato vita alla Fondazione Movimento Bambino Onlus – di cui è Presidente – per la tutela giuridica e sociale dei bambini, dei preadolescenti e degli adolescenti; per la formazione dei formatori e per l’ascolto, l’aiuto e l’assistenza ai minori e alle loro famiglie, in Italia e all’estero. “Accolgo la notizia della nomina al Comitato Onu per i Diritti del Fanciullo con viva commozione e profondo entusiasmo”, ha commentato la Prof.ssa Parsi.
“Da sempre, la Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia rappresenta, per me e per la Fondazione Movimento Bambino, il documento fondamentale a cui ispirare progetti, percorsi e protocolli per la promozione e la diffusione della Cultura dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Prendersi “legalmente” cura di tutelare e difendere i diritti dei minori, significa, anche e soprattutto, prendersi cura del nucleo sociale di ogni società: la famiglia”. Degno di nota il progetto, realizzato dalla Fondazione Movimento Bambino, “Life Team”, con il sostegno della Fondazione Coloriamo i Sogni. Si tratta di un aereo, una sorta di “pronto soccorso” itinerante finalizzato a portare, nei Paesi più poveri del mondo e afflitti dalle piaghe della guerra, cure ad assistenza ai bambini. Per fotografare la drammatica situazione dei bambini di Gaza, la collana Garanti della Salani, diretta dalla Prof.ssa Parsi, ha editato il libro di Cecilia Gentile “Bambini all’inferno. Da Gaza ai territori occupati, undici storie d’infanzia nel cuore di un conflitto che colpisce prima di tutto gli innocenti”.
La dignità dei bambini, «alla radice dell’autostima»
Come sarebbe un festival di bambini filosofi? Pieno di domande importanti, dice Maria Rita Parsi. Perché «i bambini s’interrogano continuamente; e se non gli dedichiamo uno spazio attento, in loro nasce il disincanto ».