Da raffinato friburghese non può non aver notato la predominanza femminile e forse dev'essere stato quello il momento in cui ha plau-dito la leader dell'evento, Francesca Nodari, confermandosi l'ottima scelta di ricrearsi e di ristabilirsi nella salu-te proprio qui, da noi, tra Iseo, Palazzolo e Travagliato. Dove, domani, stessa ora, garantito il salto del ritardo strutturale, presso la chiesa di Santa Maria dei Campi leverà una lezione e un libro di gratitudine, per la cittadinanza onoraria, intorno a" due opere del pittore Civerchio, la Salita al Calvario e l'Ascensione di Maria. Per dire che le lezioni e le teste fini del Festival dei Filosofi si incontrano, si confrontano, si apprezzano e accrescono la cultura del rispetto per il sapere, la certezza di un avanzamento verso un'umanità e un umanesimo da riprendere, rinforzare, attualizzare.
L'umanesimo dell'affidarsi, partendo dall'infanzia da cui ognuno di noi è partito. Il primo passo è stato, sempre cumfidato. Non poteva che essere emozionata da-vanti alla nostra Francesca, la prof del comitato Onu per l'infanzia, la fondatrice delle fondazioni del Bambino, come ha ricordato l'assessore Agnelli, la coraggiosa e battagliera intellettuale contro la pedofilia, laica e clericale, familiare ed extrafamiliare, affinché ci si dimetta tutti, per sempre, dal Sacrificio di Isacco, dalla tentazione di imbrogliare l'infanzia, di soffocarla, ingannarla, seviziarla con l'istruzione di una vasta cospirazione omertosa che grida vendetta a Dio. Maria Rita Parsi si collega con le ore dei nostri giorni, con l'aereo abbattuto, quasi 300 morti, tragico segno di una fiducia tradita, in alto e in basso. Epperò, a bilanciare l'abbattimento della fiducia, ecco le parole taglienti di Papa Francesco, ricorda, contro la pedofilia, la fine di un silenzio e di un balbettio coperto per troppo tempo e che oraviene additato dal Santo Padre come il peggiore dei peccati, collocato nel ventre del diavolo. Basterebbe ascoltare il Vangelo di Luca, confidala prof. Parsi, laddove si disvela la narrazione della pesca miraco-losa. Gesù dice a Simone: «Gettate le vostre reti». E Simone, stravolto: «Maestro, è tutta la notte che fatichiamo, non abbiamo preso nulla. Ma sulla tua parola getterò le reti....».
La pesca è strepitosa, le reti rischiano di sfondarsi, Simone è imbarazzato. Gesùi indica il cammino: «Non temere, d'ora in poi sarai pescatore di anime». Maria Rita Parsi invita i 500 del giardino a fidarsi, a pescare nel mare dell'inconscio, a pescare ricordi, desideri, attese, condivisioni, patti, amicizia poiché il laboratorio neurochimico della persona produce anima, visibile al cuore e alla mente per la ragione che garantisce la replica dei gesti buoni, delle confidenze reciprocamente elargite. E il sentimento del popolo dei Filosofi lungo l'Oglio precisano Parsi e Nodari non può perdere questo flusso di comunità pensante ed itinerante, secondo l'indicazione «parsiana» che pone il bambino nel viaggio verso la vita: mi fido, se ho; mi fido delle persone in famiglia; mi fido di alcuni fuori dalla famiglia; ho accesso a un servizio di educazione, di socialità e di sicurezza; mi viene assicurata, conclude il bimbo per sempre, la stabilità della famiglia. Casper è lì, davanti, visiona, forse, l'Ascensione di Maria del pittore Civerchio e porta tra le nuvole di Santa Maria dei Campi i bimbi della Parsi, cioè tutti noi, ieri e oggi. Nessuno escluso. Perché il Sacrificio di Isacco sia in cielo e non all'inferno dei seviziatori.