Ventitré lezioni magistrali in 42 giorni, 22 pensatori, ospiti di 18 località nella bassa bresciana fra cui anche Soncino e Orzinuovi numeri da record per l'undicesima edizione che si aprirà stasera con Domenico De Masi che terrà la lezione dal titolo: Una semplice rivoluzione, presso l'auditorium San Fedele.
Lavoro, ozio , creatività: nuove rotte per una società smarrita. Partendo da queste premesse, De Masi racconterà come siamo cambiati in questi ultimi anni pur essendo rimasti fedeli a stili di vita ormai superati, per dimostrare che esiste una prospettiva che
ci guidi fuori dallo smarrimento attuale. De Masi tratterà della necessità di migliorare l'esperienza umana contrapponendo la gratuità alla mercificazione. Gratuità nel lavoro, nel tempo libero, nell'organizzazione urbana, nella semplificazione della società.
«In linea di continuità con i temi trattati nelle scorse edizioni, la nozione di gratuità, parola demodé nell'era del consumismo e dell'iperindividualismo, sembra quasi dimenticata dall'odierna società globalizzata. E sopravvissuto, se così si può dire, l'aggettivo gratuito che ha una trascrizione immediatamente economicistica e che sembra attrarre l'interesse dei più per il semplice fatto che questa o quella cosa non costa. Come dire anche la gratuità è stata risucchiata dalla logica del denaro, perdendo il suo significato originario», scrive in merito la curatrice del festival Nodari.
Fatta questa considerazione il lungo festival che porterà lungo l'Oglio il meglio dell'intellighenzia filosofica italiana e non solo cercherà di interrogarsi sul significato della parola `gratuita', analizzata nei suoi molteplici significati: sociologico, politico, fenomenologico, ermeneutico-esistenziale, morale, estetico, antropologico, teologico. Dalla Francia torneranno il filosofoJean-Luc Nancy- definito da Jacques Derrida «il più grande pensatore sul tatto di tutti i tempi» e l'antropologo Marc Augé, esploratore dei non luoghi, vincitore dell'ultima edizione del Premio Internazionale di FilosofialFilosofi lungo l'Oglio: Un libro per il presente con il testo, Le Nuove paure? Che cosa temiamo oggi?. Dalla Spagna arriverà il filosofo Carlos Diaz, uno dei maggiori studiosi del personalismo.
Aprirà il festival stasera il sociologo Domenico De Masi e si susseguiranno le lezioni magistrali di grandi pensatori italiani, quali Massimo Cacciari, Michela Marzano,
Armando Savignano, Francesca Rigotti, Massimo Donà, Remo Bodei, Salvatore Natoli,
Marco Vannini, Umberto Curi, Maria Rita Parsi, psicoterapeuta e scrittrice, il Priore della Comunità monastica di Bose, Enzo Bianchi, la sociologa Chiara Saraceno, lo scienziato Edoardo Boncinelli, il criminologo Alessandro Meluzzi, il magistrato e giudice anti mafia Gian Carlo Caselli, l'economista Stefano Zamagni, il cardinale Francesco Coccopalmerio e la stessa Francesca Nodari.
L'inteso programma di Filosofi lungo l'Oglio si offre come un viaggio emozionante e assai partecipato-Panno scorso vi hanno preso parte bel 19mila spettatori non solo è una sfida al conformismo, all'idea che in Italia non si sappia pensare né riflettere, ma vuole essere un contributo alla creazione di una responsabilità del sapere e dell'agire che si nutre di incontri, confronti fra pensatori, che si nutre delle idee degli intellettuali veri: ovvero coloro che con passione gratuita e sincera sanno offrire a chi li ascolta possibilità di realtà, ipotesi di futuro.
E in merito scrive sempre Francesca Nodari nella nota introduttiva al festival: «La gratuità è saper ringraziare, che è un pensare, sosteneva Heidegger. Oggi, invece, dire grazie sembra un dettaglio di poco conto. E la gratitudine un che di accessorio. L'egoismo rende indifferenti, e l'indifferenza ci rende dimentichi dell'Altro. Eppure, come scrive il celebre poeta Horderlin, citato dallo stesso filosofo tedesco nel saggio: La questione della tecnica, potremmo concludere che proprio 'dove c'è pericolo cresce anche ciò che salva'».