Orzinuovi, Brescia.Tre alberi per tre donne nel Giardino dei Giusti di Orzinuovi, è l’omaggio alla femminilità coraggiosa nella Giornata della Donna di martedì 8 marzo della fondazione Filosofi lungo l’Oglio. Tre donne: Giuliana Tedeschi, Edith Stein e Valeria Solesin di cui la vita si riconosce nelle parole di Gabriele Nissim, presidente del Comitato per la Foresta dei Giusti di Gariwo, “Un momento dedicato alla memoria di tutti coloro che nel mondo hanno cercato o cercano di impedire il crimine di genocidio, di difendere i diritti dell’uomo nelle situazioni estreme, o che si battono per salvaguardare la verità e la memoria contro i ricorrenti tentativi di negare la realtà delle persecuzioni.”
Tra loro quest’anno la fondazione Filosofi lungo l’Oglio ha voluto dare omaggio anche alla giovanissima Valeria Solesin, vittima dei terribili attentati di Parigi.
Verrà celebrata martedì 8 marzo alle ore 11.00 presso il Giardino dei Giusti di Orzinuovi, Brescia, al parco Alcide de Gasperi la IV Edizione della Giornata Europea dei Giusti, istituita dal parlamento di Strasburgo il 10 maggio 2012, come Giornata dedicata ai Giusti per tutti i genocidi. Condividendone gli intenti la fondazione Filosofi lungo l’Oglio si è da subito adoperata nella promozione di iniziative che, in un’era di “conflittualità delle memorie, permettessero di perpetuare la “Memoria del Bene”.
In questi anni sono state onorate una serie di figure esemplari, tra cui Primo Levi, il Cardinale Carlo Maria Martini, Teresio Olivelli, il Ribelle per amore beatificato proprio lo scorso ottobre, Raphael Lemkin, Jan Patoĉka, i monaci trappisti, Armin Wegner, i coniugi Angelo e Caterina Rizzini, solo per citarne solo alcuni. La Fondazione Filosofi lungo l’Oglio, in partnership con Gariwo e grazie all’appoggio convinto del Comune di Orzinuovi, all‘adesione del Prefetto di Brescia e con i patrocini di Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Consigliera di Parità di Brescia, ha deciso quest’anno di omaggiare, nel giorno della Festa della Donna, proprio tre figure femminili.
Nel Giardino dei Giusti di Orzinuovi, alla presenza delle autorità e degli studenti delle classi primarie e secondarie del territorio, verranno ricordate:
Giuliana Tedeschi (1914-2010), per la sua infaticabile attività di testimonianza. Laureata in glottologia a Milano, nel 1936, viene esclusa dall’insegnamento con l’avvento delle leggi razziali e poi deportata con il marito e la suocera Eleonora Levi, ad Auschwitz. Liberata nell’aprile del 1945, svolge nel dopoguerra il lavoro di docente e scrive il libro Questo Povero Corpo (Editrice Italiana, Milano 1946; Edizioni dell’Orso, Alessandria 2005), considerato uno dei primi testi relativi alla deportazione femminile;
Edith Stein (1891-1942) ebrea convertita al cristianesimo e illustre filosofa allieva di Edmund Husserl, ha quarantadue anni quando abbraccia la vita claustrale entrando a far parte dell’ordine carmelitano e decidendo di chiamarsi Teresa Benedetta della Croce. Dopo l’inutile fuga da Colonia per Echt il 2 agosto 1942 viene catturata dalla Gestapo con la sorella Rosa, alla quale, si rivolge, prima della partenza, con queste parole: “Vieni, noi andiamo per il nostro popolo”. Consegnata al campo di concentramento di Amersfort, viene vista dopo pochi giorni nel campo di transito di Westerborck. Muore martire, probabilmente ad Auschwitz, il 9 agosto del 1942. Proclamata beata il I maggio 1987 da Giovanni Paolo II, che la definisce «la grande figlia di Israele e del Carmelo, è stata canonizzata l’11 ottobre 1998;
Valeria Solesin (1987-2015) ragazza solare, innamorata della vita e di un’intelligenza vivace consegue la doppia laurea in sociologia a Trento e a Nantes e la specializzazione alla Sorbona di Parigi. Dotata di una profonda sensibilità per l’Altro intraprende numerose battaglie in nome della pace e della libertà fino alla decisione di prestare il proprio contributo svolgendo attività di volontariato con “Emergency” a Venezia e a Trento. Un’attenzione verso i più deboli che prosegue anche a Parigi, dove, per i primi tre anni, gli unici amici sono i propri connazionali e i clochard che va ad assistere la notte. Inizialmente divide con il fidanzato un monolocale di 14 metri. Poi il trasloco in un appartamento più ampio vicino al Bataclan, il teatro parigino dove il 13 novembre 2015 viene tragicamente assassinata nel terribile attentato terroristico che ha colpito il cuore dell’Europa.
Durante la cerimonia solenne dell’8 marzo verrà letto il saluto commosso dei genitori di Valeria Solesin. Un messaggio di augurio e di speranza per le giovani generazioni.