In quest’ultimo appuntamento, in occasione dell’8 marzo, la solenne cerimonia di proclamazione dei Giusti 2016 presso il Giardino dei Giusti di Orzinuovi, in occasione della IV Giornata Europea dei Giusti, cui con grande rammarico, non potrò essere presente a causa degli impegni d’Aula a Montecitorio. Tuttavia Vi prego di volermi considerare idealmente presente. Nella vicenda di queste tre donne, Giuliana Tedeschi, Edith Stein e Valeria Solesin, tre testimonianze di vita in diverso modo impegnate nel mondo, che un giorno incontrano il cuore di tenebra della storia e dell’uomo, e sono chiamate in prima persona a dare una testimonianza di vita. Giuliana Tedeschi, protagonista della Shoah, testimone in prima persona della sofferenza che la Shoah impresse all’universo femminile. Edith Stein, che in un’intensa stagione della mia vita ho avuto il privilegio di poter chiamare sorella, che incarnò l’amore per la ricerca sul mistero che è l’uomo; ebrea, convertita al cattolicesimo, carmelitana, morta in campo di concentramento. E infine Valeria Solesin, figlia del nostro tempo, vittima del terrorismo, testimone col proprio sacrificio, di come una vita giovane, splendida ed esemplare, per impegno ed altruismo, possa essere tragicamente, brutalmente assassinata dal male che tutto calpesta. Sono tre storie molto diverse, accomunate nel giorno della Festa della Donna, da una testimonianza intensa di vita e di sofferenza: una testimonianza davanti alla quale non possiamo che rimanere in silenzioso ascolto. Auguro ai Filosofi Lungo l’Oglio di proseguire la loro preziosa attività di approfondimento, crescita culturale e comunicazione. Per parte mia continuerò a seguire con interesse e attenzione un’attività tanto meritoria.
Saluto la Fondazione Filosofi lungo l’Oglio e tutti i partecipanti a quest’ultimo degli appuntamenti che quest’anno con grande lungimiranza, ci hanno condotto e fatto riflettere lungo una storia non sufficientemente approfondita della Shoah: la tragedia della Shoah vissuta dalle donne. Ho avuto modo di partecipare all’appuntamento di Flero, in cui ho ascoltato con grande commozione la drammatica testimonianza delle sorelle Andra e Tatiana Bucci deportate ancora bambine ad Auschwitz.
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