CHIARI (gfd) Si è concluso mercoledì sera il ciclo di appuntamenti della Memoria. L'evento «Le donne e la Shoah: è possibile un discorso di genere?» che rientra nella quinta edizione del festival «Fare memoria: Donne e Shoah», organizzato dalla fondazione «Filosofi lungo l'Oglio» in collaborazione con l'assessorato alle Politiche culturali del Comune di Chiari è sicuramente stato uno degli appuntamenti più stimolante di sempre. Dopo l'introduzione dell'assessore Laura Capitanio e il saluto straordinario di Annamaria Gandolfi, consigliera di parità da sempre in prima linea sui diritti delle donne, sotto i riflettori la grandissima Anna Foa, docente de «La Sapienza» di Roma. In un dialogo con il direttore scientifico della fondazione, Francesca Nodari, la storica ha condotto un più che coinvolgente discorso sul rapporto tra le donne e la Shoah.
Non si è parlato di classifiche della sofferenza, tutti gli ebrei erano destinati a morte certa ma probabilmente, già a quel tempo si poteva parlare di questione di genere. Maggiore è sempre stato il numero delle donne deportate come quello delle deturpazioni subite: ora come allora la situazione e la verità non può essere taciuta. Alla conferenza, tra il numeroso pubblico, tantissimi giovani; ancora una volta, grazie ad iniziative come queste, è stato possibile avvicinarsi a problematiche che se non trattate potrebbero andare perse.