La collaborazione. Gli incontri sono promossi dalla Fondazione Filosofi lungo l'Oglio e organizzato in collaborazione con il Master in Didattica della Shoah dell'Università Roma 3, con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Consigliera di Parità di Brescia e con l'adesione del Prefetto di Brescia.
Dice la direttrice del festival, Francesca Nodari: «Vogliamo mettere al centro dell'attenzione il ruolo delle donne, troppo spesso trascurato, sottovalutato. Riportare in auge l'importanza della memorialistica della deportazione femminile. E intendiamo farlo avvalendoci sia dell'apporto di studiose di rango sia dando voce all'eccezionale testimonianza di figure di donne che hanno visto l'inferno con i loro occhi e provato sulla loro pelle marchiata da quel numero indelebile l'orrore dei campi, degli esperimenti che in essi vi si conducevano, di migliaia di persone mandate alla camere a gas, di bambine come loro separate dalle madri, di neonati soppressi nel nascere». I testimoni. A Chiari mercoledì 3 febbraio con Anna Foa studiosa di storia degli ebrei, figlia di Vittorio Foa e Lisetta Giva, convertita formalmente all'ebraismo in età adulta che si interrogherà sul legame tra donne e Shoah e discorso di genere mentre lunedì 8 febbraio a Rovato arriverà la scrittrice Paola Fargion che, partendo dal suo libro «Diciotto passi» (Rusconi, 2012) condurrà il pubblico in un viaggio nella memoria, alla ricerca dell'identità e del senso di appartenenza.
A seguire il festival farà tappa anche a Orzinuovi (10 febbraio) e venerdì 12 febbraio a Flero. Gli appuntamenti sono a ingresso libero.