«II futuro appartiene non al multiculturalismo, ossia alla coesistenza pigra di universi chiusi gli uni gli altri e che recludono ciascuno i propri membri, ma al transculturalismo l'attraversamento individuale delle culture, frutto dell'educazione e della libertà»: questo in sintesi il pensiero di Marc Augé, antropologo ed etnologo di fama mondiale, che stasera (ore 21.15) a Palazzolo sull'Oglio presso l'Auditorium S. Fedele in Piazza Zamara per il Festival Filosofi lungo l’Oglio terrà una tectio magistratis dal titolo: «Nutrire l'umanità per salvare l'umano». Il suo intervento, attesissimo, sarà una riflessione sul «noi» e «gli altri» in un mondo che rimane dominato dai rapporti di rivalità e di scontro.
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