Sarà una porzione del parco Alcide de Gasperi di Orzinuovi ad ospitare il secondo Giardino dei Giusti, che l’Associazione culturale Fi- losofi lungo l’Oglio ha voluto con all’Amministrazione comunale di Orzinuovi, il Comitato per la Foresta dei Giusti - Gariwo e la Confraternita dei Santi Faustino e Giovita. Il Giardino, come ha ricordato Francesca Nodari, direttore scientifico del Festival Filosofi lungo l’Oglio, sarà inaugurato venerdì 6 marzo, in occasione della terza edizione della Giornata Europea dei Giusti. «È un passo importante - ha sottolineato la Nodari - che non saremmo riusciti a fare senza le realtà che ci sono accanto». L’inaugurazione del Giardino dei Giusti nel parco Alcide De Gasperi, alle 11, ve- drà la proclamazione quali Giusti di Amneris Manenti, bresciana, scomparsa nel 2014, che si è prodigata mettendo a rischio la propria vita e quella dei suoi cari per aiutare la famiglia Levi: Lina e Guglielmo e il figlio Gianfranco, allora residente nella nostra città, a sfuggire alla polizia fascista e alla deportazione, e che dopo la liberazione sposò proprio Gianfranco. Poi ancora Primo Levi, scrittore che visse in prima persona il dramma dei lager; Armin T. Wegner, poeta e intellettuale tedesco, nel 1933 fu l’unico che ebbe il coraggio di de- nunciare la persecuzione degli ebrei in Germania e testimone oculare del genocidio armeno. E ancora, sette monaci trappisti di nazionalità francese, che nella notte tra il 26 e il 27 marzo 1996 furono sequestrati nel loro monastero in Algeria e ucci- si il 21 maggio. Per ciascuno dei Giusti sarà piantato un albero e scoperto un cippo.
Alle 12, dopo la commemorazione - alla quale interverranno il sindaco di Orzinuovi, Andrea Ratti e Michele Scalvenzi, fratello Guido Dotti, monaco della comunità di Bose, Misha Wegner, figlio di Armin Wegner, Guido Levi, figlio di Amneris Manenti, e Stefano Levi della Torre, docente del Politecnico di Milano e la Nodari - il senatore Paolo Corsini, al Centro culturale di Orzinuovi, terrà la lectio magistralis «L’antisemitismo oggi: tra razzismo e negazionismo». Pietro Kuciukian, console onorario della Repubblica d’Armenia e co-fondatore di Gariwo, ha sottolineato che esistono «atti giusti».