Il patto intorno alla parola chiave di quest’anno, FIDUCIA, lo siglano Francesca Nodari, anima e organizzazione di questa vicenda ineliminabile, ormai, di cultura, e il sindaco di Brescia, Emilio del Bono. Lo siglano i molti sindaci presenti, (Orzinuovi, Villachiara,Palazzolo, Rovato, Flero, Corzano, Barbariga, Orzivecchi, presenti-assenti, Erbusco, Brandico, Cortefranca,Chiari, Ostiano, Soncino, Travagliato), 17 comunità per 20 lezioni di filosofia, tenute da 18 pensatori. Il sindaco Del Bono invita a riflettere sul valore istituzionale oltre che culturale, su questa rete di umanità municipale che fa lega filosofica, decide di alzare l’asticella delle proprie riflessioni, investe in Fiducia. Un «dono» dice il sindaco di Orzinuovi, Andrea Ratti, d’accordo conil collega Del Bono,unbrevemiracolo laico venuto da Villachiara, 9 anni fa - «eravamo titubanti» -ricorda il sindaco Arcangelo Riccardi. E non lo dobbiamo più essere, se seguiamo l’entusiasmo di Anna Maria Gandolfi, consigliere delle Pari Opportunità, di nuovo generosa con il festival. Dunque, pronti a sfondare i muri delle ragionerie, suggerisce Barbariga e Orzivecchi riconferma fedeltà alla Fiducia per Francesca e la filosofia che si consolidano in una Brescia già non poco filosofica. Con il padrino Natoli e la madrina Parsi, il festival camminerà dal 4 giugno al 20 luglio per piazze, castelli, palazzi, ville, cascine, due volte a Brescia, due volte con Casper, la presenza di Cacciari a dar fuoco alla piazza di Orzinuovi sulle tracce del mondiale prandelliano. Il tema primordiale di questo «difficilissimo» festival, sottolinea subito Francesca Nodari, è la secchezza delle fonti finanziarie. Senonci fosse stata la Bcc di Pompiano e Franciacorta, (Busetti ha ragioni da vendere, tanto di cappello al Consiglio e in particolare al direttore generale Luigi Mensi), saremmo andati per filosofia lungo i ciossi, cioè per fossi e senza carta da leggere; aggiungendo la gratuità dello staff, la passione, il "verrà non verrà ela gente non ci tradirà". Senza festival, le migliaia di persone provenienti da ogni parte della Lombardia e non solo, soprattutto bresciane, non si sarebbero ribellate, certo,ma avremmo assistito all’aumento di quella caligine grigia, che è nebbia estiva, così insidiosa per nervi fragili e pensosità eccessive. Ciao Pavese e ciao anche a Levi, visto che la tribù della Nodari si interessa di un ciclo della Shoah. Negli inverni tardi, già verso primavera.
Sabato, 31 Maggio 2014 22:57
Filosofi lungo l’Oglio diciassette comunità e diciotto pensatori
Tonino Zana - Giornale di BresciaQui, in Loggia, nella sala dei Giudici, il Mella di Brescia affluisce all’Oglio dove navigano da nove anni i filosofi del festival.
Informazioni aggiuntive
- autore: Tonino Zana
- giornale: Giornale di Brescia
Altro in questa categoria:
« «Uomini e aporie nel mio Labirinto filosofico»
Fiducia sarà la parola chiave per Filosofi lungo l'Oglio »