Anche Brescia, con un ricordo particolare al ministero di Carlo Maria Martini, il cardinale del dialogo universale, si prepara a celebrare la 2ª edizione della Giornata Europea dei Giusti, approvata nel 2012 dal Parlamento europeo e dedicata a quegli uomini, di ieri e di oggi, che attraverso la propria opera si sono fatti portatori e custodi della «memoria del bene ». Giovedì 6 marzo, alle 11, quattro melograni entreranno a far parte del Giardino dei Giusti, il fazzoletto d’erba nel verde urbano del parco Tarello. Alberi che, vicini ai pruni già intitolati a Teresio Olivelli, Raphael Lemkin, monsignor Carlo Manziana, Etty Hillesum, Jan Patocka, Angelo e Caterina Rizzini, cresceranno in città per portare a chi la vive e la vivrà l’esempio civile di quattro grandi figure.
Si tratta del cardinal Martini, l’uomo del dialogo interreligioso,promotore di un modello di Chiesa aperto agli «ultimi degli ultimi», ai non credenti, ai laici; il teologo Dietrich Bonhoeffer, volto della resistenza tedesca giustiziato nel lager di Flossenbürg nell’aprile ’45; Janus Korczak, il medico polacco che nel 1942 scelse di morire per mano nazista con i 200 bimbi della Casa dell’Orfano,a Varsavia. E Sissel Vogelmann, la bambina simbolo delle vittime innocenti dell’Olocausto. La giornata - promossa in città dall’associazione Filosofi Lungo l’Oglio in collaborazione con il Comitato per la Foresta dei Giusti- Gariwo, Comune di Brescia, Confraternita dei Santi Faustino e Giovita e Casa della Memoria - rientra tra i momenti di «Fare memoria », serie di incontri sui temi della Shoah.
Due gli appuntamenti previsti il 6 marzo: alle 11, al parco Tarello di Brescia Due, si terrà la cerimonia di proclamazione dei Giusti durante la quale interverranno il sindaco Emilio Del Bono, padre Rosino Gibellini, direttore dell’editrice Queriniana, MariaRita Parsi, presidente della Fondazione Movimento Bambino, e lo scrittore Francesco Cataluccio.
Alle 18, il Salone Vanvitelliano ospiterà «Carlo Maria Martini: un uomo giusto», tavola rotonda con il vescovo di Brescia mons.Luciano Monari, Rav Giuseppe Laras, presidente del Tribunale Rabbinico del Centro Nord Italia, Maris Martini Facchini, sorella del cardinale, il saggista Marco Garzonio, Don Damiano Modena,ultimo segretario di Martini, il poeta Arnoldo Mosca Mondadori e Tonino Zana, inviato del Giornale di Brescia.
«Il fare memoria di chi ha patito, si è battuto, ha messo a rischio la vita è già un atto di resistenza al male - spiega Francesca Nodari di Filosofi lungo l’Oglio -.In loro troviamo la fiducia e la forza». Per Brescia, evidenzia Del Bono, la giornata«sarà occasione comunitaria per rinvigorire le proprie sane radici e riproiettare il volto rassicurante dei Giusti nella quotidianità ». A breve in Parlamento «verrà discussa una proposta di legge per l’istituzione della Giornata in memoria dei Giusti dell’Umanità, persone comuni che nel momento del male hanno saputo dire di no - aggiunge Maria Samuelli Kuciukian,cofondatrice di Gariwo-. Il loro esempio arriva fino a noi e ci chiede di fare nostri valori e idee morali».